15 Gennaio 2025

Scuola riforma Valditara: latino già dalle medie e poesie a memoria

Scuola: la riforma Valditara introduce novità su latino, storia e letteratura. Il provvedimento è stato presentato il 14 gennaio

scuola riforma valditara Incendio in una scuola a Castel Volturno

Scuola riforma Valditara. Sui banchi di scuola i ragazzi devono trovare il gusto della lettura e imparare a scrivere bene, ha detto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, annunciando le Nuove Indicazioni Nazionali (i nuovi programmi), per il primo ciclo scolastico.

Abbiamo disegnato il cammino di bambini e adolescenti dai 3 ai 14 anni, insomma il percorso dall’infanzia alle medie. Ma stiamo lavorando anche per le superiori. E introduciamo molte innovazioni“, ha aggiunto.

Il provvedimento è stato presentato il 14 gennaio al Consiglio dei Ministri in forma di decreto. Ecco cosa prevedono le nuove regole e cosa cambierà.

Scuolar riforma Valditara: latino introdotto già dalla scuola media

La nuova riforma scolastica, ideata dalla commissione promossa dal ministro Valditara, punta a reintrodurre lo studio del latino a partire dalla seconda media. Il ministro ha sottolineato l’importanza di questa decisione, dichiarando che “studiare il latino significa riscoprire le radici della lingua italiana e il significato profondo delle parole”. Un’iniziativa che mira a rafforzare le basi linguistiche degli studenti fin dalla scuola media.

Più storia d’Italia e meno ideologia
Un altro pilastro della riforma Valditara è il ritorno alla centralità della storia italiana. La geo-storia verrà eliminata dalle scuole superiori, dando spazio a un racconto più lineare degli eventi storici, dai tempi antichi ai giorni nostri. “La storia deve essere vista come la scienza degli uomini nel tempo, libera da sovrastrutture ideologiche, con un focus su Italia, Europa e Occidente”, ha dichiarato Valditara in un’intervista a Il Giornale.

Valorizzazione della letteratura e della grammatica
La riforma scolastica promuove anche un maggiore spazio per la letteratura, compresa quella per l’infanzia, e per lo studio della grammatica. “L’obiettivo è avvicinare gli studenti alla lettura e potenziare la loro capacità di scrivere correttamente. Si tratta di rafforzare le competenze di scrittura, che rappresentano una delle principali criticità delle abilità linguistiche”, ha spiegato il ministro.

Memorizzazione di poesie e filastrocche per combattere l’analfabetismo di ritorno
Per migliorare la comprensione dei testi, la riforma introduce l’apprendimento a memoria di filastrocche, poesie e haiku già dal secondo anno delle scuole elementari. I testi scelti spaziano dalla letteratura per l’infanzia a opere di autori moderni come Saba, Govoni, Pascoli, Gozzano e Penna. Inoltre, la riforma prevede un’educazione musicale a partire dalla prima elementare, con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini alla cultura musicale.

Quando entrerà in vigore la riforma Valditara?
Secondo il ministro, il percorso di revisione si concluderà entro marzo, dopo un ampio dibattito che coinvolgerà il mondo della scuola, le associazioni disciplinari e i corpi intermedi. Le novità saranno operative a partire dall’anno scolastico 2026-27.