9 Gennaio 2025

Conferenza stampa Meloni: il botta e risposta tra premier e giornalisti

Conferenza stampa Meloni

Conferenza stampa Meloni: Si è svolta quest’oggi, 9 gennaio 2025, la consueta conferenza stampa di fine anno, spostata all’inizio per problemi di salute della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

L’incontro, organizzato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare, si è tenuto presso presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati.

In circa tre ore, i giornalisti hanno rivolto alla premier 41 domande su argomenti disparati: migranti, riforme, il caso Cecilia Sala e Trump, ma le domande senza dubbio più gettonate sono state quelle su Elon Musk.

Riepilogando la Conferenza stampa Meloni: i punti chiave

Dopo un’introduzione sulla libertà di stampa, la Meloni ha risposto agli interrogativi sul tema caldo del momento: il rapporto con Elon Musk e la questione Starlink. La Presidente ha respinto le accuse di favoritismi: “Usare il pubblico per fare favore agli amici non è mio costume”. Ha poi difeso Musk dalle critiche, sostenendo che non rappresenti un pericolo per le democrazie.

La Premier ha inoltre affrontato questioni di politica estera, tra cui: la liberazione della giornalista Cecilia Sala e la guerra a Gaza. In merito a ciò, ha evidenziato l’impegno del governo italiano nel sostenere la popolazione di Gaza e nel promuovere un cessate il fuoco nella regione.

Meloni ha ribadito anche l’impegno del governo nel sostenere l’economia italiana, annunciando l’intenzione di dare maggiore attenzione al ceto medio nel prossimo anno. Ha menzionato interventi come il taglio del cuneo fiscale e la decontribuzione, sottolineando la necessità di ulteriori passi graduali per migliorare la situazione economica.

Rispondendo a domande sulle relazioni con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Meloni ha espresso grande rispetto, sostenendo di non condividere le dichiarazioni di una parlamentare che lo aveva accusato di fare opposizione.

Domande creative, scomode e critiche

Nella conferenza stampa Meloni, non è mancato il momento della “domanda creativa”, posta dal direttore dell’Agenzia Vista, Alexander Jakhnagiev. Quest’anno protagoniste sono state le formiche: «Se calpesta le formiche, ci fa caso mentre cammina? Un detto popolare vuole che quando si calpestano le formiche, poi piove». La Premier al bizzarro quesito ha replicato: «Non lo so. Le confesso, se le vedo, no. Poi, non le vedo sempre… Ci starò più attenta»

Tra le domande, ce n’è stata una inerente a una sua possibile ricandidatura nel 2027. A questa Meloni ha risposto: «Valuterò in base ai risultati portati a casa».

Un pizzico di nervosismo è stato percepito dinanzi agli interrogativi su Arianna Meloni e su Matteo Renzi.

Nel primo caso, ha commentato le accuse di traffico di influenze rivolte a sua sorella, definendole infondate e parte di una possibile strategia contro la sua famiglia.

In merito alla cosiddetta “norma anti-Renzi”, la Premier ha dichiarato di condividere pienamente l’iniziativa, che vieta a parlamentari ed esponenti di governo di accettare compensi da enti stranieri. Ha criticato Matteo Renzi, sostenendo che il suo comportamento coinvolga l’immagine dell’Italia e che gli altri politici in situazioni simili abbiano lasciato il Parlamento.

Non è tardata ad arrivare la risposta di Renzi, che sui social ha contestato le affermazioni di Meloni, il cui governo avrebbe creato una misura ad hoc contro di lui, che però, come ha rimarcato, non è l’unico politico italiano a tenere conferenze all’estero.

La conferenza stampa Meloni ha offerto un’ampia panoramica sulle priorità del governo per il 2025. I giornalisti sono stati soddisfatti, chiedendo alla Presidente di svolgere più spesso conferenze nel formato classico.

Non tutti hanno manifestato lo stesso entusiasmo: l’opposizione si è lamentata soprattutto dell’omissione di temi fondamentali, quali salari, pensioni e sanità.

Per approfondire nel dettaglio la conferenza stampa Meloni, guarda il video completo: CLICCA QUI

Se ti è interessato l’articolo, potresti leggere anche : Inchiesta rifiuti Napoli: coinvolti sindaci, dipendenti pubblici e imprenditori