Napoli elogiata dall’Huffington Post
La versione americana Dell’Huffington Post elogia ancora una volta Napoli come: “La città più sottovalutata d’Italia”. Scopriamo perché…
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Sulla versione americana dell’Huffington Post, si evince che Napoli, nonostante il totale disinteresse delle istituzioni e dei media, riesce ancora a strappare lacrime (di gioia e malinconia) e sorrisi, oltre ai soggiorni piacevoli che si godono i vari giornalisti e turisti di tutto il mondo. Non ultimo L’huffington Post che intitola un articolo sul capoluogo partenopeo:
“Perché Napoli è la città più sottovalutata d’ Italia”
Ovviamente il testo integrale è in inglese, e potrete trovarlo qui
“Questa è la città di Elena Ferrante, la firma misteriosa i cui romanzi sono in cima alla lista best-seller e ha portato la letteratura campana sulla scena internazionale. Ma ancor prima è la città di Totò, Enrico Caruso e la pizza. E’ il simbolo della passione del bene e il male, e del Vesuvio che torreggia sopra è il simbolo di un potere vulcanico che è sempre sul punto di essere liberato”
E ancora: “Se stai visitando l’Italia, un viaggio a Napoli è obbligatorio”
Con un excursus storico (finalmente) e non più solo culinario e pieno di luoghi comuni (seppur belli ma stancanti dopo un po’), che parla della storia di parthenope, dominata da Romani, Bizantini, Normanni e Svevi:
“…quando si visita Napoli si percepisce immediatamente la stratificazione di culture, in particolare quella degli spagnoli, che hanno a dato questa città la sua “struttura” tra il 1500 e il 1700, ed i governanti borbonici, che nel XIX secolo l’hanno resa la capitale del Regno delle Due Sicilie”.
Capitolo “Dolce vita”
Capace (finalmente) di incantare il mondo anche per l’arte, l’articolo parla del “barocco” napoletano oltre ad una storia “sotterrata”:
” Il modo migliore per esplorare la città è sotto la superficie. Napoli Sotterranea-metropolitana di Napoli – è uno dei tour più interessanti di qualsiasi città europea. A Piazza San Gaetano 68, un immenso ingresso, si apre come una bocca per l’area metropolitana. Si va fino a 130 piedi sotto la città, dove oltre 2.000 anni fa la gente scavò il tufo, usato per costruire Napoli. Si tratta di una rete di cunicoli, pozzi e sale enormi che sono state utilizzate come rifugi antiaerei durante la seconda guerra mondiale, un giro di novanta minuti ad una temperatura che è particolarmente piacevole durante l’estate!”.
Momento culinario
Non poteva mancare il piacere di un buon caffé o del cibo da strada, nato e cresciuto proprio a Napoli:
“Qui troverete anche il Gran Caffè Gambrinus, il caffè letterario storico dove ordinare un “caffè alla nocciola”. Ma Napoli è famosa anche per la cappella pagana di San Severo, con la statua del Cristo Velato, il Museo di Capodimonte, e due castelli che sono diventati simboli: Castel dell’Ovo, che domina il golfo con il suo contorno, e la medioevale Maschio Angioino , che oggi ospita anche un museo civico.”
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