9 Dicembre 2024

Pompei, truffe informatiche e spaccio: sequestrati più di 500mila euro

Arrestati 20 soggetti per numerosi reati come associazione a delinquere, frode e riciclaggio

CREDIT PHOTO: Immagine di repertorio

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POMPEI, TRUFFE INFORMATICHE E SPACCIO – Mettevano all’opera truffe informatiche e spaccio di droga. Poi riciclavano i proventi illeciti in centinaia di PostePay. Questo è accaduto a Pompei, dove la Squadra Mobile ha eseguito 20 arresti.

I soggetti sono accusati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, associazione a delinquere, frode informatica e riciclaggio. Operato un sequestro preventivo nei confronti di 19 di questi, per un totale di 553.633 euro.

Truffe informatiche e spaccio a Pompei: le specifiche

Le indagini sono partite circa 4 anni fa – in piena emergenza Covid – in seguito all’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco. Le indagini hanno scoperto una florida attività di spaccio tra Pompei e i comuni vicini ad esso.

Stando a quanto appreso dagli inquirenti, i clienti avevano dei conti aperti da dove gli spacciatori scalavano la cifra corrispondente allo stupefacente acquistato. Inoltre si è accertata anche l’esistenza di un’associazione dedita al riciclaggio di denaro proveniente da truffe informatiche. Gli indagati mettevano a segno le operazioni sul territorio nazionale.

Inoltre, gli inquirenti hanno accertato che alcuni indagati avevano il ruolo di “spicciatori”. In poche parole, i soggetti intestavano a loro nome delle carte Postepay Evolution. Su di queste veniva trasferito denaro proveniente da carte prepagate. Inoltre gli intestatari prelevavano il denaro poco dopo l’accredito, con l’intento di ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa. Gli “spicciatori” erano pagati 50 euro ogni mille prelevati.

Fonte: Fanpage.it

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