Corea del Sud revoca legge marziale votata dal Parlamento di Seul
Corea del Sud revoca legge: Ultime ore di fuoco in Corea del Sud, dopo che il presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale d’emergenza.
Il presidente ha dichiarato che la misura si è resa necessaria per proteggere il Paese dalle “forze comuniste” della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-Stato. Inevitabilmente, però, la legge marziale d’emergenza non è stata accolta favorevolmente dalla maggioranza e dall’opposizione.
Corea del Sud revoca legge: cosa sta accadendo
Il presidente sudcoreano ha nominato comandante della legge marziale il capo dell’esercito Park An-su, il quale ha disposto i primi provvedimenti. Il primo tra tutti è la sospensione di tutte le attività del Parlamento e dei partiti politici.
In seguito a questa mossa, il leader dell’opposizione aveva invitato tutti i cittadini a radunarsi davanti al Parlamento, presidiato dalle forze di polizia, per protestare. Ciò ha portato ad accesi scontri fuori all’edificio.
Nel frattempo, i parlamentari del Partito Democratico – che costituiscono la maggioranza nell’Assemblea Nazionale – sono riusciti comunque a riunirsi in Parlamento per presentare una mozione per la revoca. Tale possibilità è infatti prevista dalla Costituzione.
Corea del Sud revoca legge – Il Parlamento di Seul ha approvato all’unanimità il rifiuto della legge marziale adottata dal presidente Yoon Suk Yeol. L’Assemblea nazionale, in sessione plenaria, ha approvato una risoluzione che ne richiede l’abolizione. Tutti i 190 deputati presenti hanno votato a favore, nessun contrario e nessun astenuto.
L’Ufficio presidenziale sudcoreano ancora non ha dato risposta al voto dell’Assemblea nazionale, sebbene il presidente, sulla base della costituzione sudcoreana, sia vincolato a ritirare il provvedimento. Questo perché il numero legale perché la mozione sia valida è 151 (maggioranza più uno) e, in tal caso, hanno votato per la revoca tutti i 190 parlamentari presenti.
L’Assemblea ha votato mentre soldati delle forze speciali facevano irruzione nell’edificio parlamentare e gli addetti dell’istituzione alzavano barricate per impedire il loro ingresso nell’aula. Allo stato attuale, secondo quanto comunicato dal presidente del parlamento Woo Won-shik, sotto sua richiesta, tutti i soldati hanno lasciato l’Assemblea nazionale sudcoreana.
Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.
Fonti: agenzia Yonhap, TGcom24, Ansa.it
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