Controlli al Vomero esercizi commerciali: raffica di sanzioni e sequestri

Controlli al Vomero – Venerdì scorso, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nel quartiere Vomero, focalizzandosi sulle aree della movida come San Martino, piazza Vanvitelli, piazza Medaglie D’Oro e le vie Giordano, Scarlatti e Falcone. L’operazione, organizzata dalla Questura di Napoli, ha coinvolto Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Ispettorato del Lavoro e ASL Napoli 1.

Controlli al Vomero, bilancio dell’operazione

Durante i controlli, gli agenti hanno identificato 250 persone, di cui 38 con precedenti di polizia, e controllato 71 veicoli, contestando 2 violazioni al Codice della Strada. L’attenzione si è poi concentrata su 26 esercizi commerciali, ai quali sono state impartite prescrizioni per irregolarità legate a salute e sicurezza sul lavoro. Le sanzioni complessive ammontano a circa 9.000 euro.

Alimenti sequestrati durante i controlli negli esercizi commerciali

Particolare rilevanza ha avuto il controllo sulle attività di ristorazione. Gli operatori hanno sequestrato 8 kg di generi alimentari non conformi alle norme igienico-sanitarie, dimostrando l’impegno delle autorità a garantire la sicurezza dei consumatori.

Collaborazione interforze in campo per i controlli della movida

Le operazioni hanno visto la sinergia tra i commissariati Vomero, Vasto-Arenaccia, Poggioreale e Bagnoli, insieme all’Ufficio Prevenzione Generale. La collaborazione tra le diverse forze è stata fondamentale per monitorare capillarmente un’area di grande afflusso come il Vomero, particolarmente frequentata nei weekend.

Obiettivo dell’operazione: sicurezza e legalità

Questi interventi sottolineano l’importanza di garantire sicurezza e rispetto delle normative, sia per la tutela dei cittadini che per la regolarità delle attività commerciali. Le autorità continueranno a mantenere alta l’attenzione, promuovendo controlli regolari nelle zone più affollate della città.

A dare notizia dell’operazione avvenuta nell’area collinare è stata la Questura di Napoli tramite una nota diffusa a mezzo stampa.

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