28 Novembre 2024

Esenzione TARI 2024: a chi aspettano gli sconti del 20 e 40%?

Le riduzioni obbligatorie della TARI e le modalità per beneficiare degli sconti del 40% e del 20% nel 2024.

FOTO IL ROMA

Esenzione TARI 2024 imu tari seconde case

Esenzione TARI 2024 – La TARI è un tributo comunale destinato a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.

Questo tributo è dovuto da tutti coloro che possiedono o occupano immobili suscettibili di produrre rifiuti.

Tuttavia, esistono diverse modalità di esenzione TARI e sconti obbligatori che permettono di ridurre l’importo dovuto.

Di seguito, esamineremo chi può beneficiare di questi sconti e come calcolare la TARI.

Esenzione TARI 2024: che cos’è e come si calcola

La TARI si calcola in base alla superficie dell’immobile e al numero di componenti del nucleo familiare. Ogni Comune stabilisce una tariffa unitaria per metro quadrato e una quota variabile, che dipende dal numero di occupanti. Se il servizio di raccolta rifiuti non è effettuato, è prevista una riduzione obbligatoria della TARI.

Sconto del 40%: quando si applica?

Un sconto del 40% della TARI è previsto per chi risiede in zone in cui non viene effettuata la raccolta dei rifiuti. In questo caso, l’imposta non deve superare il 40% della tariffa ordinaria, e il Comune può applicare una riduzione in base alla distanza dal punto di raccolta.

Sconto del 20%: chi può beneficiare?

Lo sconto obbligatorio del 20% si applica in situazioni specifiche, come il mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o l’interruzione del servizio per cause imprevedibili. In caso di violazioni gravi nella gestione del servizio, i residenti possono richiedere la riduzione dell’importo.

Esenzione TARI 2024: riduzioni facoltative

Oltre agli sconti obbligatori, i Comuni possono decidere di applicare riduzioni facoltative, ad esempio per abitazioni con unico occupante o per immobili utilizzati stagionalmente.

Contenzioso sulla TARI

Se l’importo della TARI risulta errato, è possibile contestare la somma richiesta tramite un’istanza di autotutela. È fondamentale consultare il proprio Comune per conoscere le modalità di presentazione.

Cosa cambia dal 2025?

Nel 2025 sono previste modifiche alla TARI, inclusa una riforma della tariffa che incentivi la raccolta differenziata, una revisione delle riduzioni e una digitalizzazione del sistema per semplificare la gestione e il pagamento.

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