Norovirus Kawasaki: nuovo ceppo, presente anche in Italia
Il ceppo Kawasaki del Norovirus sta diffondendosi rapidamente, con gravi conseguenze per la salute. Tutto quello che c'è da sapere.
Norovirus Kawasaki – È un ceppo altamente contagioso del virus responsabile di gravi infezioni gastroenteriche.
Negli ultimi mesi, la sua diffusione è aumentata notevolmente, in particolare nel Regno Unito, dove i casi sono raddoppiati rispetto alla media attesa.
Questo ceppo, noto come GII.17 Kawasaki, è stato identificato per la prima volta in Giappone nel 2014, ma recentemente si è esteso anche in Italia.
Norovirus Kawasaki: ad alto rischio infezioni
Ogni anno, il Norovirus causa circa 200.000 decessi nel mondo, la maggior parte dei quali riguarda bambini sotto i cinque anni. I sintomi principali includono vomito, diarrea e dolori addominali. Sebbene la malattia si risolva generalmente in pochi giorni, la trasmissione avviene principalmente tramite il consumo di acqua e cibo contaminato, ma anche per contatto diretto con superfici infette.
Il ceppo Kawasaki è particolarmente preoccupante a causa della sua alta trasmissibilità, che sta alimentando focolai in ambienti come scuole e navi da crociera. Secondo l’UKHSA, il 67% dei casi di Norovirus registrati durante la stagione 2024/2025 sono causati proprio dal ceppo GII.17.
Come prevenire il contagio?
La protezione passa per una corretta igiene delle mani, che è essenziale per prevenire il contagio. Le normali misure di disinfezione non sono sufficienti contro questo patogeno, che richiede un’attenzione maggiore, soprattutto nei luoghi ad alta densità di persone.
È importante difendersi
Il ceppo Kawasaki del Norovirus rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica, con una diffusione che ha superato le aspettative nel Regno Unito e che ora interessa anche l’Italia. I sintomi possono variare da lievi a gravi, ma la prevenzione è possibile attraverso il mantenimento di un’adeguata igiene delle mani e il controllo rigoroso di acqua e cibo contaminati.
È fondamentale prestare attenzione in ambienti ad alto rischio, come scuole e strutture sanitarie, per evitare la propagazione del virus.
Rimanere informati e adottare misure preventive può fare la differenza nel contenere l’epidemia e proteggere le persone più vulnerabili, in particolare i bambini e gli anziani.
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