Aggressione nel carcere di Avellino: detenuto 25enne in pericolo di vita
Il 25enne è ora in rianimazione: il parlamentare Rubano fa visita al carcere
Aggressione nel carcere di Avellino: accoltellato giovane detenuto di 25 anni.
Il 25enne è stata vittima di una violenta missione punitiva ad opera di un gruppo di detenuti, che hanno anche sequestrato e aggredito due agenti penitenziari. Il 25enne è ora in serio pericolo di vita: ecco cosa è successo.
Aggressione nel carcere di Avellino: la violenta missione punitiva
Aggressione nel carcere di Avellino: ore di panico e di paura quelle vissute nella serata del 22 ottobre, quando un gruppo di detenuti ha aggredito brutalmente un altro detenuto, di appena 25 anni. Il gruppo ha inizialmente sequestrato e recluso due agenti penitenziari, picchiandoli brutalmente.
Successivamente ha intrapreso una vera e propria missione punitiva nei confronti di un detenuto 25enne: durante la violenta aggressione, gli hanno infatti tagliato un orecchio e provocato una frattura e pesanti ferite alla testa. Le condizioni del giovane sono adesso gravissime: si trova ora in Rianimazione all’ospedale di Avellino. Secondo le prime ricostruzioni, il 25enne aveva a sua volta, precedentemente, compiuto un radi punitivo nei confronti di un detenuto e così sarebbe scattata la vendetta. Ci sono volute diverse ore e un massiccio intervento degli agenti per riportare l’ordine nella difficile situazione in cui la struttura versava.
Le parole del parlamentare Rubano, in visita al carcere
Il parlamentare Francesco Maria Rubano si è recato nel carcere insieme a Tiziana Guacci, segretaria del sindacato Sappe. Il parlamentare ha sottolineato la necessità di fare chiarezza su alcune cose, come l’accusa che i detenuti siano coordinatori di alcune attività nel carcere. Un’accusa particolarmente grave che starebbe a indicare che sono i detenuti a gestire il carcere.
Rubano ha poi aggiunto che il difficile problema del sovraffollamento, che non riguarda solo Avellino, è all’attenzione del governo.
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