Cellulari sottocosto: arresti e indagati
Cellulari top di gamma venduti a costi bassissimi: la frode carosello scoperta dalla Guardia di Finanza
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NAPOLI, 5 LUGLIO – La Guardia di Finanza ha smascherato una frode in piena regola che riguarda la vendita di cellulari top di gamma a prezzi bassissimi. Gli smartphone, grazie ad una frode fiscale che speculava sul non versamento dell’Iva, erano venduti a costi concorrenziali e, a beneficiarne, erano anche catene commerciali di importanza nazionale.
IL FATTO – La Guardia di Finanza di Napoli, ha scoperto la cosiddetta “frode carosello“. Un sistema abbastanza famoso e già conosciuto da molti anni considerando che, dal 2009 al 2013, consentì all’organizzazione criminale la produzione di fatture per svariati milioni di euro per operazioni d’acquisto di prodotti elettronici ed informatici, risultati poi del tutto inesistenti. Una volta smascherato l’arcano gli uomini della GdF, hanno sequestrato beni per circa 48,5 milioni di euro, ai componenti dell’associazione a delinquere che aveva base nel capoluogo partenopeo e affiliazioni anche nell’hinterland laziale. Tra i bene sono stati confiscati immobili, veicoli e conti correnti.
L’Iva evasa ammonta a circa 31 milioni di euro. A guidare l’operazione fraudolenta c’erano diversi personaggi, tra cui Francesco Cammarota, 41 anni, Vincenzo Porpora, 44 anni, e Salvatore Sovereto, 59 anni, che sono indagati insieme a ben altre 29 persone.
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