3 Ottobre 2024

Amianto nel cantiere di Castellammare: un milione di risarcimento

Fincantieri responsabile per l’esposizione all’amianto di un dipendente dei suoi cantieri navali

PEXELS

AMIANTO NEL CANTIERE DI CASTELLAMMARE

AMIANTO NEL CANTIERE DI CASTELLAMMARE – Il Tribunale di Torre Annunziata ha dichiarato colpevole Fincantieri, della morte dell’operaio 58enne avvenuta nel 2019, per l’esposizione professionale all’amianto. L’uomo è stato dipendente dei cantieri navali di Castellammare di Stabia, dal 1977 al 1981 ed è morto per un mesotelioma pleurico.

L’operaio svolgeva mansioni di sabbiatore, pavimentista, verniciatore e manovale, entrando quindi in contatto con l’amianto in continuazione.

Il Ctu (Consulente tecnico d’ufficio)  ha stabilito che l’uomo avrebbe maneggiato amianto friabile, senza dispositivi di protezione, in locali privi di areazione.

Amianto nel cantiere di Castellammare: una sentenza storica

La sentenza emessa dal tribunale di Castellammare ha riconosciuto che la movimentazione dell’amianto, senza adottare le precauzioni necessarie, ha gravemente compromesso la salute fisica e psichica del lavoratore sul luogo di lavoro, specie considerando la continua esposizione ed inalazione di amianto.

L’azienda cantieristica navale Fincantieri, dovrà risarcire i familiari con un 1 milione di euro. “Si tratta di una sentenza storica perché riconosce un maxi risarcimento per i familiari, e, oltre all’esposizione professionale, per la prima volta è stata riscontrata anche quella domestica, perché anche il padre che ha lavorato nello stesso cantiere è deceduto per mesotelioma”.

Senza dubbio un traguardo importante per le vittime dell’amianto.

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