Suicidio in ospedale a Pozzuoli: paziente si toglie la vita dopo l’intervento

Suicidio in ospedale a Pozzuoli – A Pozzuoli, un tragico suicidio ospedaliero ha scosso la comunità.

Francesco S., un 75enne, si è tolto la vita dopo essere tornato in ospedale per forti dolori post operatori. La procura di Napoli ha avviato un’inchiesta per chiarire le circostanze della sua morte, avvenuta dopo la somministrazione di farmaci.

Secondo i familiari, Francesco non aveva mai mostrato segni di depressione o crisi psichiche.

Suicidio in ospedale a Pozzuoli: la famiglia chiede la verità

Il paziente era stato dimesso dopo un intervento alla testa e invitato a tornare dopo quattro giorni. Il giorno del tragico evento, il personale medico ha deciso di somministrargli promazina, un farmaco noto per il suo potenziale di aumentare l’istinto suicidiario nei pazienti.

Questo ha sollevato interrogativi sulla vigilanza e sui protocollo seguiti durante il ricovero.

Dopo il gesto estremo, la famiglia di Francesco ha sporto denuncia al commissariato di polizia di Pozzuoli, assistita dall’avvocato Antonio Zobel.

È stata disposta un’autopsia e gli esami tossicologici saranno fondamentali per stabilire quali farmaci erano stati effettivamente somministrati.

La famiglia chiede chiarezza e giustizia, esprimendo la volontà di sapere se ci sono stati errori o una mancata vigilanzada parte del personale sanitario.

La loro richiesta è chiara: evitare che simili tragedie possano colpire altre famiglie in futuro.

Questa drammatica vicenda mette in luce la necessità di una revisione dei protocollo di somministrazione dei farmaci e della vigilanza nei reparti ospedalieri, per garantire la sicurezza dei pazienti.

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