30 Giugno 2016

Turista derubata scrive a de Magistris. Il Sindaco si scusa: “Torni presto”

Angela Turner

Angela Turner, nuora del proprietario della Cnn, è stata derubata mentre era a Napoli. Sconvolta, chiede al Sindaco di cambiare al più presto questa città. De Magistris risponde: “Torni presto a Napoli”

[ads1]

Angela Turner, nuora del proprietario della Cnn Ted Turner ed ex console italiano negli Stati Uniti, è stata derubata mentre era in visita a Napoli per una brevissima vacanza. Appena giunta in città, a bordo della sua Porsche decapottabile, la donna, di origine italiana ma cittadina americana, è stata avvicinata da uno scooter con a bordo dei malviventi, che hanno cercato di sfilarle l’orologio, un Patek Philippe.

Angela Turner ha avuto la prontezza di reagire all’aggressione e sfuggire ai malviventi, riportando però alcune escoriazioni. Prima di andare via, la donna ha denunciato alla questura l’accaduto ed ha lasciato al Sindaco di Napoli una lettera in cui racconta quanto le è accaduto.
Nella lettera, pubblicata da Fanpage.it, Angela Turner lancia un accorato appello al neo-eletto Sindaco della città, affinché faccia il possibile per rendere Napoli più vivibile: “Caro sindaco –si legge nella lettera– sono Angela e dopo 3 minuti che ero nella sua città, mi hanno aggredita. In due, su uno scooter, mi hanno assalita per prendermi l’orologio. Ho combattuto, mi hanno ferito, ma quell’orologio l’ho tenuto. Però, mi è venuta voglia di scriverle.” , questo l’incipit della lettera, in cui Angela Turner racconta che visitare Napoli fosse uno dei suoi desideri più grandi: “Qualche mio amico mi aveva avvisato: “Non portarti quell’auto. E non indossare neanche nulla di prezioso o di appariscente. Sai, quella è Napoli”.

No, mi sono detta, quella è una città europea, tanti amici ci sono stati, e se ne sono innamorati. Perché non dovrei essere me stessa?” e aggiunge: “Voglio chiederle quando Napoli diventerà una città europea, una città dove tutti possono essere quello che sono. Dove chiunque può prendere il mezzo che vuole, vestirsi come vuole, e venire da voi, a trovare un amico, a passare del tempo. Senza paura, senza aggressioni, senza violenza.

Al termine della lettera Angela Turner lancia una sfida a Luigi de Magistris: “Riuscirà lei a vincere questa guerra e a regalare finalmente al mondo una città libera, sicura, europea? Io, caro sindaco, voglio tornare. Mi dica lei quando.”

La replica di Luigi de Magistris non si è fatta attendere. Il Sindaco di Napoli, esponendo quanto fatto fino ad oggi dal Comune reprimere il fenomeno della criminalità e quanto ha intenzione di fare per il futuro, ha invitato Angela a tornare al più presto a Napoli.

Di seguito la replica del primo cittadino:

“Cara Angela, ho letto la sua lettera e voglio anzitutto dirle che sono profondamente dispiaciuto per l’esperienza che le è capitata. Come rappresentante della comunità cittadina, prima di qualsiasi altra considerazione non posso che chiederle scusa a nome della città di Napoli. Sono personalmente molto amareggiato ogni volta che la nostra proverbiale ospitalità viene tradita da episodi come quello che lei mi ha descritto, e le esprimo tutta la mia personale solidarietà. Il problema della microcriminalità a Napoli esiste, come in gran parte delle metropoli del pianeta. C’è una sola cosa da fare: incrementare il presidio delle forze dell’ordine sul territorio. Ora, mi creda: sono cinque anni che da Napoli chiediamo al Governo di avere più forze dell’ordine in città.  “C’è un aspetto su cui come ente locale possiamo e dobbiamo agire: la prevenzione. I risultati saranno di lunga durata, si deve lavorare sulle generazioni, sui giovani, sulla devianza potenziale. E su questo aspetto mi permetta di dire che facciamo – e continueremo a fare – un lavoro a testa bassa, che non si era mai visto prima. Ritengo che un sindaco debba guardare anche a un orizzonte di lungo respiro; e non c’è altro modo per allontanare i giovani dal crimine che offrire loro un’alternativa migliore, un’alternativa di bellezza, di autostima, di autonomia, di adesione ai valori comuni. Mi faccia dire con orgoglio che su questo lavoriamo con la massima tenacia e la più ferma convinzione.
Lei mi chiede quando potrà tornare a Napoli. Io non posso che risponderle: al più presto. Per molti anni New York ha avuto indici di criminalità ben più alti di Napoli, ma nessuno ha mai pensato di identificare la splendida metropoli americana con uno dei suoi aspetti deteriori; e i turisti, i viaggiatori, gli artisti, gli intellettuali hanno sempre risposto al suo abbraccio cosmopolita, mantenendo alto il livello di ossigeno culturale e civile, che è il maggior antidoto – a mio avviso – ai comportamenti criminali. Io la invito a fare lo stesso: a corrispondere l’abbraccio della nostra meravigliosa città, coi suoi tremila anni di storia, col suo incrocio di culture, con la sua bellezza struggente. Abbiamo bisogno anche della sua fiducia per rafforzare il nostro respiro metropolitano ed europeo, e Napoli può restituire tantissimo in cambio. Allora quando tornerà, spero presto, sarei molto lieto d’incontrarla, anche per proseguire brevemente di persona questo nostro scambio di idee”

[ads2]