Restituito il dispositivo salvavita: era stato rubato a una bambina di Portici

Restituito il dispositivo salvavita rubato lunedì a una bambina di Portici: i carabinieri hanno riportato l’importante strumento alla famiglia.

La madre aveva lanciato negli scorsi giorni un appello via social, nella speranza che l’oggetto essenziale per le cure della figlia venisse restituito.

Restituito il dispositivo salvavita rubato: i fatti

L’appello lanciato sui social dalla madre della piccola Vittoria ha funzionato. Grazie infatti all’aiuto di un cittadino, l’essenziale dispositivo medico rubato è ritornato nelle mani della famiglia.

Il furto aveva avuto luogo questo lunedì, in via Diaz tra le 16 e le 19. Il consigliere comunale Riccardo Fernandes aveva diffuso la notizia specificando come il dispositivo rubato fosse indispensabile per la vita della piccola. Non solo: data la rarità della patologia, il dispositivo era inutilizzabile e non vendibile a terzi. Un motivo in più, quindi, per restituire lo strumento, così essenziale invece per la piccola.

Vittoria, 3 anni, è infatti affetta da atrofia muscolare spinale di tipo 1: il dispositivo contiene già tutti i parametri impostati per lei dai medici del Bambino Gesù. Riacquistarlo non sarebbe stata un’impresa facile, non essendo uno strumento facilmente reperibile.

La madre aveva così lanciato un accorato appello social, chiedendo a chiunque fosse in possesso dell’oggetto di portarlo presso la Tabaccheria a via Gravina. La donna ha raccontato che il dispositivo era sparito mentre il nonno della piccola era occupato a farla scendere dall’auto: quando si era voltato, l’oggetto era sparito. Immaginando l’invendibilità dello strumento, la madre aveva ipotizzato che probabilmente sarebbe stato gettato via. Per questo invitava chiunque venisse a contatto col dispositivo a restituirlo.

Nella sera del 3 settembre, la buona notizia: il dispositivo della piccola Vittoria era infine tornato a casa. Il carabiniere ha infatti riportato lo strumento alla famiglia, momento che la madre ha ripreso e condiviso sui social per rassicurare e ringraziare tutti coloro che avessero aiutato a diffondere l’appello e rendere possibile la restituzione.

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