I rischi del social lending, perché è più sicuro rivolgersi agli istituti di credito
Il social lending è un modello di prestito tra privati che negli ultimi anni si è affermato come un'alternativa ai tradizionali finanziamenti concessi dalle banche.
Il social lending è un modello di prestito tra privati che negli ultimi anni si è affermato come un’alternativa ai tradizionali finanziamenti concessi dalle banche. Si tratta di una modalità innovativa, ma che per questo porta con sé dei rischi intrinsechi da non sottovalutare.
Se si ha bisogno di un prestito per i propri progetti, il consiglio migliore rimane dunque chiedere il supporto di un istituto di credito. Nelle filiali Compass di Napoli ad esempio, personale altamente preparato in materia sarà in grado di proporre il miglior finanziamento sulla base delle esigenze personali di ogni cliente.
Cos’è il social lending?
Per social lending si intende una tipologia di finanziamento concessa fuori dai tradizionali canali bancari. Esso prevede cheindividui che necessitano di un prestito (mutuatari) vengano messi in contatto diretto con altri individui disposti a prestare denaro (prestatori) attraverso piattaforme online dedicate che facilitano tutte le fasi dell’operazione.
Facendo richiesta di social lending, il mutuatario descrive la sua situazione economica, il suo progetto e la sua richiesta di finanziamento e i potenziali prestatori dovranno valutare la possibilità di investire o meno, in base al potenziale rendimento.
Quali sono i vantaggi per mutuatario e prestatore?
Il successo del social lending è legato a una serie di vantaggievidenti, sia per i mutuatari che per i prestatori. Chi richiede il finanziamento beneficia infatti di tempi più rapidi rispetto ad altre forme di prestito tradizionale e di maggiori possibilità di personalizzazione delle condizioni. Tassi di interesse e costi di gestione del social lending sono inoltre mediamente più bassi.
Grazie al social lending i prestatori possono invece diversificare gli investimenti, garantendosi rendimenti superiori rispetto ad altri ottenibili mediante strumenti finanziari più tradizionali come conti di risparmio o titoli di stato, specialmente in periodi dove è più difficile trarre profitto dai tassi di interesse.
I rischi
Il rischio più rilevante del social lending è senza dubbio la possibile insolvenza del mutuatario. Tecnicamente infatti, i prestiti tra privati sono privi delle garanzie reali offerte da una banca e dunque potrebbero portare gli investitori a perdere i loro soldi.
Il social lending risente inoltre maggiormente della volatilità del mercato. È pertanto fondamentale che i prestatori siano in grado di valutare correttamente il rischio associato al singolo investimento, così da tutelare il proprio capitale.
Social lending e equity crowdfunding: le differenze
Social lending ed equity crowdfunding sono due modelli che pur essendo tra loro apparentemente simili, prevedono in realtà differenze significative. Mentre il primo è di fatto un prestito tra privati, il secondo è un tipo di finanziamento che garantisce agli investitori l’acquisizione di quote di capitale societario.
L’equity crowdfunding è quindi più da considerare come un investimento azionario a lungo termine, dove chi investecompra una parte della società e partecipa a utili e perdite a seconda del rendimento sul mercato.
Perché affidarsi a un istituto di credito resta la scelta più sicura
In conclusione, anche se il social lending possiede un’innegabile attrattiva, per molte persone i finanziamenti concessi da istitutidi credito tradizionali rimangono la scelta più sicura. Le banche offrono infatti una serie di protezioni per i depositi e una regolamentazione stringente per ridurre sensibilmente il rischio a carico dei clienti, grazie anche a una valutazione del rischio preliminare.
Le banche mettono inoltre a disposizione un’affidabile rete di supporto per fronteggiare eventuali problemi finanziari, conopzioni di rinegoziazione del debito e piani di assistenza in situazioni di difficoltà.
Scegliere una banca implica dunque una maggiore stabilità, spesso fondamentale quando si richiede un prestito, anche se il social lending rimane una valida alternativa per iniziative comunitarie e solidali.
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