14 Agosto 2024

Arrestato latitante Cesaro, era un broker del narcotraffico internazionale

Screenshot video Carabinieri Napoli

Arrestato latitante Cesaro

Arrestato latitante Cesaro: Questa notte i Carabinieri hanno arrestato Pasquale Cesaro, un 52enne ritenuto l’uomo di punta del traffico di cocaina dal Sudamerica a Napoli.

L’uomo, latitante da oltre un anno, si era nascosto in una villa a Marano.

Cesaro ha tentato di scappare scavalcando un cancello, ma è rimasto ferito ed è stato catturato.

Arrestato latitante Cesaro: il suo “curriculum”

Il ricercato era già finito nel mirino degli investigatori una decina di anni fa, quando le forze dell’ordine smantellarono un’organizzazione guidata dal cognato del boss Gionta. Questa importava cocaina dal Sudamerica in Spagna e Olanda per poi smistarla a Torre Annunziata per il clan Di Gioia e a Marano per i Nuvoletta.

Cesaro deve scontare 16 anni e 8 mesi di reclusione, condanna inflitta per traffico internazionale di stupefacenti, ma mai eseguita perché l’uomo era sparito dal 1 luglio 2023. I carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, non hanno mai smesso di cercarlo.

Dopo averlo individuato in una villa Marano, in via Eduardo de Filippo, è stato organizzato il blitz.

I dettagli del blitz

Arrestato latitante Cesaro – Il blitz è partito questa notte, mercoledì 14 agosto 2024, intorno alle ore 3:00. Quaranta carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e del Ros di Napoli hanno circondato la villetta. Nell’abitazione, insieme a Cesaro c’erano un 43enne e due donne, tutti seduti a fumare intorno ad un narghilè.

Al momento dell’irruzione, il latitante ha tentato di scappare da una porta sul retro. Ha scavalcato la recinzione, ma nel farlo si è ferito ad una gamba con uno spuntone di metallo. Ciononostante ha proseguito la fuga nelle campagne circostanti, ma si è trovato braccato. Infatti, le pattuglie avevano circondato l’intera area.

Cesaro si trova ora nel carcere di Secondigliano. Il 43enne che era con lui è stato arrestato per averlo aiutato nella latitanza; dovrà rispondere di procurata inosservanza di pena. Stesso reato vale per le due donne, denunciate in stato di libertà.

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