Omicidio Fratelli Marrandino: Antonio Mangiacapre confessa
Inizialmente aveva negato tutto. Poi però, messo alle strette, ha confessato di essere stato lui ad uccidere Marco e Claudio
OMICIDIO FRATELLI MARRANDINO – All’inizio aveva negato tutto, ritenendosi estraneo alla vicenda. Successivamente però ha confessato il duplice omicidio dei fratelli Marco e Claudio Marrandino, avvenuto sabato 15 giugno.
Ad ammettere di aver ucciso i due è stato Antonio Mangiacapre, risultato il principale sospettato. Agli indagati ha detto di averlo fatto per motivi di viabilità. Sarebbe bastata una discussione su chi aveva la precedenza per farlo scattare e far esplodere numerosi colpi di pistola sui due, uccidendoli.
Eseguita l’autopsia nella giornata di ieri, mercoledì 19 giugno, ma ancora non sono stati trapelati dettagli al riguardo. Sempre nella giornata di ieri, si è svolta la fiaccolata nel comune di Cesa, dove i due vivevano, per mostrare supporto e vicinanza alla famiglia. Oggi, 20 giugno, ci saranno i funerali di Marco e Claudio, e l’amministrazione ha proclamato il lutto cittadino.
Omicidio Fratelli Marrandino: la fuga dopo il crimine
Mangiacapre era stato individuato a distanza di ore dal duplice omicidio. I Carabinieri lo avevano trovato nella clinica Pineta Grande, sostenendo di aver accusato un malore. Interrogato dagli agenti, aveva detto loro di non sapere nulla e di essere estraneo ai fatti. Aveva anche dichiarato che l’auto gli era stata rubata, ritrovata in una zona rurale del comune di Cancello e Arnone.
La prima testimonianza dell’uomo non ha retto a lungo, in quanto alla tragica scena ha assistito una pattuglia degli carabinieri che era presente lì in quel momento. L’operaio 53enne non ha potuto fare altro che confessare il delitto.
Dubbi sul movente
Marco e Claudio erano in auto di ritorno verso casa, a Cesa. Anche Mangiacapre è originario del posto, ma abita in un comune poco distante. Quello che è accaduto quando i tre si sono incontrati è al centro delle indagini.
L’operaio ha dichiarato di aver ucciso i due fratelli per motivi di viabilità. Gli inquirenti però si chiedono perché l‘uomo circolasse armato, se avesse l’abitudine di farlo, e se una semplice precedenza mancata sia effettivamente il movente che ha portato alla morte di Claudio e Marco Marrandino.
Fonte: Fanpage.it
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