Pagelle Napoli-Bologna: 12 minuti fatali per gli azzurri
Pagelle Napoli-Bologna: partita arrembante degli uomini di Calzona, che sfoderano l'ennesima prestazione da dimenticare. Diamo i voti all'undici azzurro...
Pagelle Napoli-Bologna: E’ un sabato soleggiato quello al Diego Armando Maradona, nonostante sul cammino degli ex campioni d’Italia raramente si sia visto il sereno, soprattutto in casa.
Eppure, nonostante l’ottavo posto in classifica, ed una Conference League da conquistare sul campo, i supporters partenopei hanno risposto “presente” in 30000 (su 45000 posti disponibili). Nel tempio di Fuorigrotta, infatti, non è mai mancato il tifo delle curve, che hanno però espresso anche il proprio disappunto con i consueti quindici minuti di silenzio.
Anche stasera, però, la prestazione non è stata all’altezza del reale potenziale della squadra, che non ha mai dimostrato di volerci credere abbastanza.
Pagelle Napoli-Bologna: i voti azzurri
Meret: 5,5. L’estremo difensore azzurro non viene praticamente mai impegnato nel primo tempo. Incolpevole sui due gol del Bologna, che trovano il doppio vantaggio nei primi dodici minuti. Nella ripresa, al minuto 60, nega la gioia del gol a Zirkzee, opponendosi con la coscia sinistra su una rasoiata in diagonale.
Di Lorenzo: 5. Il capitano è tra i peggiori in campo tra le fila dei padroni di casa. Male la fase difensiva, peggio ancora quella di impostazione, in cui fatica a esprimersi al top ormai da mesi.
Rrahmani: 4. Il difensore kosovaro appare lento e svogliato. Anche questa sera, insieme al brasiliano, dimostra di non esser all’altezza di guidare la retroguardia azzurra. Prestazione disastrosa.
Jesus: 4. Disattento, impacciato, lento. Fatichiamo a trovare un solo aggettivo che possa denotare positivamente la sua prestazione. Bocciatura totale.
Olivera: 5. Ha il duro compito di tenere a bada Kristiansen prima e Orsolini poi. Mai incisivo, “offre” spesso e volentieri palloni velenosi a Lobotka, che è costretto a metterci una pezza.
Anguissa: 4. Lento, macchinoso, impreciso. Quest’anno dell’Anguissa visto nella passata stagione c’è solo il cognome dietro la casacca.
Lobotka: 6. Insieme a Osimhen, è l’unico a combattere per provare a riscattare i dodici minuti di follia assoluta della retroguardia azzurra. Corre, si dimena, ci prova con un tiro dalla distanza che finisce di poco alto sopra la traversa.
Cajuste: 5. Chiamato al duro compito di sostituire Zielinski, ancora fermo ai box per infortunio, rallenta spesso la manovra e fatica a trovare le giuste linee di passaggio. Un pesce fuor d’acqua in una formazione che non attende altro che la fine del campionato per salutare.
Politano: 4,5. Si carica sulle spalle la responsabilità di calciare il rigore che consentirebbe alla sua squadra di dimezzare il vantaggio, ma fallisce il tiro dagli undici metri. Nella ripresa spinge di più, ma raramente gli riesce il dialogo sulla fascia con Di Lorenzo e quello in verticale con Osimhen.
Osimhen: 6. Forse il migliore, insieme a Lobotka, tra le fila dei padroni di casa. Corre, si dimena, combatte. Si procura anche il rigore del possibile 1-2, poi vanificato da un penalty battuto indegnamente da Matteo Politano.
Kvaratskhelia: 5. Bistrattato, ignorato e, per giunta, ammonito dal direttore di gara Luca Pairetto, che consente a Posch la licenza di “picchiarlo” più riprese. Per il resto, poco propositivo e poco ispirato. Un lontano ricordo del campione apprezzato lo scorso anno e invidiato dai top club di mezza Europa.
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