Istituto Pascale di Napoli, inaugurato robot per interventi senza incisioni
Istituto Pascale di Napoli, inaugurato il robot chirurgico di IV generazione "Da Vinci" per interventi senza incisioni
NAPOLI- L’Istituto Pascale di Napoli è il primo ospedale italiano ad utilizzare l’ultima generazione di robot chirurgico monoportale. Il nosocomio napoletano si riconferma un centro sanitario d’eccellenza in Italia.
Il nuovo dispositivo è stato inaugurato questa mattina alla presenza del governatore Vincenzo De Luca. Va a completare la quarta generazione del “Da Vinci”, che include i sistemi robotici Multiport X e XI.
Pascale, nuovo robot per interventi alla prostata e al rene senza incisioni
Il nuovo robot, provvisto di un unico braccio robotico, offre al chirurgo la possibilità di eseguire complessi interventi robot assistiti attraverso un unico accesso, senza incidere la parete muscolare.
La nuova strumentazione evoluta è dotata di un endoscopio flessibile che offre immagini 3D HD e di ben sette gradi di mobilità. Il chirurgo, utilizzando questo robot di IV generazione, avrà una maggiore capacità di manovra che consentirà di migliorare notevolmente la precisione dell’intervento.
Si inizierà con gli interventi urologici e poi saranno utilizzati anche per altre branche della chirurgia.
L’equipe urologica effettuerà quattro interventi di prostatectomia e quattro per la chirurgia del tumore del rene con questa nuova strumentazione, a partire da domani e per i prossimi tre giorni.
“I vantaggi di questa tecnologia – ha affermato Sisto Perdonà, direttore di dipartimento dell’Uro-Gin del Pascale – si aggiungono a quelli della chirurgia mininvasiva, offrendo ai pazienti un trattamento avanzato e meno invasivo. Sarà possibile infatti eseguire quest’intervento attraverso una sola piccola incisione sulla pancia del paziente garantendo un pronto recupero e una sempre più ridotta degenza ospedaliera, con importante impatto sulla spesa sanitaria nazionale”.
Pascale: primo centro per questa tecnologia innovativa
“Che il Pascale sia stato individuato quale primo centro per questa tecnologia particolarmente innovativa – ha dichiarato il direttore generale dell’Irccs partenopeo Attilio Bianchi -, che consentirà di trattare i primi pazienti italiani presso il nostro Istituto, sicuramente ci riempie di orgoglio e di stimoli. Il nostro obiettivo è in ogni caso quello di garantire ai nostri pazienti tutto il valore incrementale di salute che l’innovazione riesce a generare. Cominceremo con l’urologia, poi via via estenderemo alle altre branche della chirurgia. Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto, in un progetto che ancora 6 mesi fa sembrava un sogno”.
Fonte: Il Mattino di Napoli
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