3 Giugno 2016

Agguato a Giugliano

Giugliano

Giugliano ancora protagonista di scontri con sfondo camorristico. Gennaro Catuogno ferito durante l’agguato avvenuto due giorni fa

[ads1] L’agguato è avvenuto per opera di due killer i quali, erano intenzionati a colpire a morte Gennaro Catuogno, meglio noto a tutti come “Gennaro ‘o scoiattolo” e legato alla malavita napoletana. I due uomini sono giunti con una moto e con dei caschi integrali (per evitare il facile riconoscimento) e hanno iniziato a sparare una serie di colpi di pistola contro Catugno mentre quest’ultimo si trovava via Montessori, nei pressi delle case popolari delle palazzine di Giugliano. Dopo i primi colpi sparati, l’uomo ha subito cercato rifugio in un negozio vicino, dove in seguito a ciò, sono stati sparati altri quattro colpi contro la vetrina. In seguito, i killer hanno fatto poi irruzione nel negozio e hanno continuato con gli spari, ma questa volta, anche Catugno ha risposto al fuoco. L’uomo infatti, non è rimasto inerme dinanzi a quell’agguato e ha cercato di rispondere come meglio poteva a quei colpi, utilizzando una pistola che l’uomo stesso aveva con sé. Durante il tentativo di difesa, uno dei suoi colpi si è poi conficcato in un furgone parcheggiato nei dintorni e appartenente ad un’associazione religiosa presente sul posto con dei tendoni.

Gli uomini, probabilmente in seguito alla reazione per loro inaspettata di Gennaro Catuogno, sono poi saliti sulla loro moto e si sono dileguati. Anche lo stesso Catuogno dopo un po’, ha deciso di sparire dalla circolazione, nonostante fosse evidentemente ferito. Sul posto poi, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Giugliano, guidati dal capitano Antonio De Lise, che stanno effettuando tutti i rilievi del caso e indagando per risalire ad una serie di cose, come: le identità dei due killer, al movente dell’agguato ed agli spostamenti di Catuogno.

Secondo i militari, non ci sono dubbi sul fatto che l’agguato sia avvenuto per fini camorristici, visto che Gennaro Catuogno sarebbe legato all’ala scissionista del clan Mallardo. Per quanto riguarda le altre informazioni, invece, i militari ci stanno ancora lavorando.

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