Dehors abusivi su Corso Umberto: scattano i sequestri

DEHORS ABUSIVI CORSO UMBERTO – Gli Agenti della Unità Operativa San Lorenzo della Polizia Municipale hanno effettuato sequestri di dehors abusivi su Corso Umberto I, nei pressi dell’Università Federico II.

Due attività di ristorazione avevano costruito spazi esterni senza le autorizzazioni necessarie. Pertanto le autorità hanno proceduto con il sequestro delle strutture non in regola e sanzionato i proprietari all’Autorità Giudiziaria.

Dehors abusivi su Corso Umberto: i dettagli

Le autorità hanno effettuato un’operazione di controllo degli esercizi pubblici. In particolare, hanno individuato l’irregolarità in due attività di ristorazione. I gestori avevano installato strutture fisse di 40 mq ciascuna nello spazio antistante i loro locali, precisamente in via Tari e via Marotta.

Queste strutture erano ancorate al suolo e chiuse su tutti e quattro i lati. Inoltre erano composte da travi di alluminio, circondate da vetrate e dotate di porte scorrevoli o integrate direttamente con l’ingresso dell’attività. All’interno, erano allestite con tavoli, sedie, impianto elettrico per illuminazione, condizionamento e televisori.

L’intento di queste strutture esterne era quello di aumentare la capacità ricettiva dell’attività. Il problema è che i gestori non possedevano i permessi necessari per la costruzione dei dehors. Pertanto le strutture esterne sono state poste a sequestro e i titolari denunciati all’A.G. Inoltre, sanzionato amministrativamente il titolare dell’attività in via Tari per l’occupazione abusiva di ulteriori 50 mq di area con tavoli e sedie, senza autorizzazione, con ordine di sgombero immediato.

Si procederà alla segnalazione ai competenti uffici del Comune di Napoli per le attività sorprese ad occupare suolo pubblico in maniera abusiva per il recupero del canone unico patrimoniale per un totale di €70.000.

Fonte: InterNapoli

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO ARTICOLO A CURA DELLA REDAZIONE DI NAPOLI ZON: Maxi frode carburante: 59 persone coinvolte. Arresti anche in Campania