Don Peppe Diana, a 30 anni dall’omicidio migliaia di scout per le strade di Casal di Principe
Casal di Principe, camicie azzurre provenienti da tutta Italia in marcia per ricordare don Peppe Diana
Più di settemila scout provenienti da tutta Italia ieri hanno invaso Casal di Principe per ricordare don Peppe Diana, ucciso trent’anni fa la mattina del 19 marzo 1994.
La marcia è partita dallo stadio di Casal di Principe e ha attraversato tutta la città.
Ad aprire il corteo i fratelli di don Diana, Marisa ed Emilio, il Sindaco Renato Natale, il testimone dell’omicidio Augusto Di Meo, il coordinatore del Comitato don Peppe Diana Salvatore Cuoci e i ragazzi del gruppo scout Casale 1.
La marcia in onore di don Diana si è conclusa davanti al cimitero, dove è stata celebrata la messa e si è esibita la band l’Ostile Scout.
Una statua per don Diana
In mattinata è stata inaugurata anche una statua dedicata a don Diana nel cimitero di Casal di Principe. L’opera è stata realizzata dal prete-scultore don Battista Marello.
La statua è stata benedetta da don Franco Picone, vicario del Vescovo di Aversa e parroco della Chiesa di San Nicola di Bari.
“Siamo grati per questa opera, così don Peppe potrà vegliare su questo paese e su questo popolo” ha affermato Marisa Diana che ha voluto dedicare le attività dell’intera giornata a don Paolo Dell’Aversana, parroco del Santuario della Madonna di Briano deceduto venerdì 15 marzo.
Nel 1991 Don Paolo fu tra i firmatari, con don Diana, del documento “Per amore del mio popolo”, che esortava i cittadini di Casale a liberarsi dal condizionamento della camorra.
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