Molestie e droghe nei drink in una serata a Napoli: la denuncia
"Le cose che non dici party", molestie e droghe nei drink: una serie di denunce sui social nei confronti degli organizzatori
MOLESTIE E DROGHE NEI DRINK. Un grido di denuncia e la ricerca di giustizia emergono dalle storie di giovani donne che hanno partecipato alla serata ‘Le Cose che Non Dici a Cercola’. Attraverso Instagram, una ragazza ha condiviso il suo racconto sconvolgente riguardo a presunte molestie subite durante l’evento tenutosi lo scorso fine settimana. Tuttavia, la sua accusa è rivolta non contro la struttura ospitante, ma piuttosto all’organizzazione della serata, definita come “completamente scissa dal club che li ospita”.
Il racconto della giovane donna rivela un’esperienza agghiacciante all’interno di un contesto che dovrebbe essere celebrato come “Berlinese, open mind, super liberale”. Tuttavia, la realtà sembra essere lontana da queste descrizioni idilliache. La testimonianza denuncia non solo molestie verbali, ma anche contatti fisici inqualificabili, sottolineando che il dress code rigido non giustifica in alcun modo tali comportamenti.
Queste le parole della ragazza: “Niente giustifica le violenze che abbiamo ricevuto, il fatto che dopo mezz’ora ci siamo ritrovate non so quante mani tra le gambe, in punti in cui nemmeno credevo potessero arrivare. Non ricordo neanche i volti delle persone che mi hanno toccata. Dopo un’ora me ne sono fuggita e pure sono una con le spalle forti. Aggiungo che in una sola ora in cui sono stata lì, ho assistito a 3 ‘tarantelle’ sfiorate“.
Molestie e droghe nei drink: serie di denunce a catena
Il racconto della ragazza ha generato l’arrivo di tante altre testimonianze (pubblicate anonime sottoforma di screen) che confermerebbero quanto detto. Alcune persone hanno riferito di aver scoperto sostanze stupefacenti nel proprio drink, mentre altre hanno denunciato presunte violenze subite o osservate.
Ecco alcune delle testimonianze ricevute: “Mi sono ritrovata a respingere ogni 5 minuti abusi di ogni genere da persone che volevano mettermi le mani addosso”; “Una mia amica era ubriaca e non voleva baciare uno che la tratteneva con forza, abbiano dovuto tirarla in 3 e lui le ha dato un morso su un braccio”; “Sono andata una volta a LCND e mi mancano alcuni pezzi di serata (sono quasi sicura sia stata inserita qualche sostanza nel drink).
Nonostante la gravità delle accuse, alcuni dipendenti dell’organizzazione dell’evento sembrano districarsi da ogni responsabilità, sottolineando che la gestione non può essere ritenuta colpevole per gli atti di abusi o violenze commessi da individui.
La volontà di sporgere denuncia al Commissariato di Cercola è sostenuta da una serie di testimonianze e dalla rabbia condivisa da molte altre donne.
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