AMMINISTRATIVE A NAPOLI
Amministrative a Napoli Luisa Menniti neo candidata Consigliera per la lista PD a sostegno di Valeria Valente
[ads1]
Ieri pomeriggio nella sede di Via Toledo il PD ha presentato alle amministrative la lista dei suoi candidati al consiglio comunale con Valeria Valente. Nei prossimi giorni proveremo a sentire alcuni Consiglieri dei vari schieramenti per farci illustrare la loro visione politica del governo della Città di Napoli. Intanto tra i Consiglieri presentati dalla lista Pd abbiamo incontrato Luisa Menniti, impegnata in politica fin da giovane iniziando dalle organizzazioni studentesche e in quelle giovanili del PC per poi passare al sindacato. E’ stata dirigente responsabile del Servizio Pari Opportunità della Regione Campania, nonché coordinatrice regionale donne PD Campania e Segretaria del Circolo Pd San Ferdinando.
Oggi dopo anni di impegno ha deciso che era giunto il momento “di metterci la faccia” per “provare a cambiare le cose” misurandosi in questa competizione politica per l’elezione del nuovo Sindaco di Napoli, concorrendo come Consigliere Comunale nelle liste del PD a sostegno di Valeria Valente.
Abbiamo incontrato la candidata che si è resa disponibile ad un’intervista sottoponendole alcune domande per farci illustrare come intenderebbe svolgere il suo mandato, se eletta.
dott.ssa Menniti perché solo oggi la sua candidatura dopo tanti anni di militanza?
Facile, perché dopo anni a lavorare dentro le istituzioni ho deciso che era giunto il momento di metterci la faccia e le mani, il lavoro e la passione, in prima persona, per provare davvero a cambiare le cose che non mi piacciono e che non mi sono mai piaciute. Perché ero stanca di ascoltare la rabbia e la delusione di tanti miei amici e compagni, e la mia stessa rabbia. Perché voglio davvero misurarmi con tutte quelle cose che mi hanno sempre detto che non si potevano cambiare, perché avevano sempre funzionato così, perché era troppo difficile… perché voglio provarci.
La sua militanza é lunga ed il suo impegno parte dalle fila del Sindacato, cosa di queste esperienze l’aiuterà ?
Tutte, assolutamente. Ho imparato ad ascoltare le persone, a capire i loro problemi, a lavorare con loro e per loro. Ogni cosa ha concorso a farmi diventare quella che sono adesso, con le mie competenze, le mie sensibilità e, naturalmente, i miei limiti. Ma devo sempre ringraziare le opportunità che ho avuto, che mi hanno permesso concretamente di misurami sempre con problematiche diverse, in un confronto continuo con le realtà sociali e le persone che ne facevano parte.
Ha una lunga esperienza ed impegno a difesa delle pari opportunità, proseguirà su questa strada?
Certo, ma non solo. E’chiaro che ognuno di noi mette in campo quello che sa fare meglio, e nel mio caso, le politiche di genere; ma il ruolo di consigliere comunale è ampio, e mi permetterà di lavorare anche su quelle cose che, da semplice cittadina, avvertivo come emergenze. Una fra tutte, per semplificare, la vivibilità.
Ha dichiarato in un post che si candida per “mettersi al servizio di un’idea” cosa voleva dire?
Eh, appunto… L’idea di avere una città “normale”, quella che ancora oggi Napoli non è. Di avere servizi adeguati agli standard metropolitani, che sfrutti le sue straordinarie bellezze per far crescere il lavoro e l’economia, in cui la burocrazia non sia uno snervante percorso a ostacoli, in cui le famiglie, anche quelle di nuovo tipo, abbiano garantiti i loro diritti…. l’idea, insomma, di una città “smart”, come si dice oggi.
Come pensa si possa caratterizzare il suo impegno in qualità di Consigliera e quali sono i principali ambiti per cui si impegnerà?
Come dicevo prima le politiche di genere, e non solo perché me ne occupo da anni, ma anche perché credo fermamente che se migliora la vita delle donne migliora quella di tutti. E’ innegabile che ancora oggi è sulle spalle delle donne che grava la maggior parte dell’organizzazione familiare, con annessi e connessi. Cercare di “aggiustare” i tempi, per esempio, aiuterebbe molto a non farci arrivare senza fiato alla fine della giornata. Spazi per i figli condivisi con altre mamme permetterebbe di usufruire di un baby parking autogestito e sicuro… ma sono tante, le piccole cose da poter realizzare da subito per migliorare il nostro quotidiano.
Quale risposte dovrebbe dare la politica e quindi la consiliatura Valente alle problematiche che attanagliano questa città ?
Domanda complessa…. Le problematiche sono tante, ma mi viene subito da dire la concretezza. Oltre la demagogia e il populismo, le rivoluzioni zapatiste e Che Guevara, io abbasserei un po’ lo sguardo, mi rimboccherei le maniche e comincerei a intervenire sulle mille piccole cose che rendono il nostro paradiso un inferno. Pezzettino dopo pezzettino, ripristinare la legalità nelle molte terre di nessuno della nostra città… penso ai parcheggiatori abusivi, alla viabilità impazzita, ai diritti percepiti come favori… in questo modo si comincerebbe ad intaccare quella mentalità deteriore che ammette che tanto è così, che non cambierà mai…la mentalità del “c’amma apparà”…. Parallelamente, portare avanti l’idea di una Napoli che diventa attraente per gli investitori, per i turisti, che riesca a trattenere i suoi giovani. Certo che si può cambiare, anzi, si deve.
Infine, il confronto politico che trascende (il riferimento è alle esternazioni di de Magistris) fa parte della battaglia politica o può diventare volano di azioni come quella subita dal Comitato della Valente?
La violenza, anche quella verbale, non è mai ammissibile, e meno ancora può far parte delle competizioni politiche, che già definire “battaglia” è sbagliato. Come diceva qualcuno, le parole sono importanti, eccome. Sono pietre e sono bombe, se usate male e a sproposito. Non so quanto della violenza delle dichiarazioni del sindaco abbia contribuito all’attacco al comitato Valente, ma di certo non hanno rasserenato il clima. De Magistris ha scelto il registro della lotta, della battaglia, delle barricate.
Noi, invece, quello dei progetti, delle cose che vorremmo fare, dei nostri impegni per la città. Crediamo che Napoli non abbia bisogno di altra violenza, ma, al contrario di pace, di ritrovare un senso di comunità, di ascolto e condivisione. Solo così, credo, sarà possibile il cambiamento che vogliamo.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
SI VIS PACEM PARA BELLUM, proiezione del film al cinema Metropolitan
ARTICOLO SUCCESSIVO