La protesta degli agricoltori crea un’Europa unita
"Difendiamo i nostri cibi e le nostre tavole!" (lo slogan)
La protesta degli agricoltori crea un’Europa unita. Dopo l’invasione delle strade e delle città con lunghe file di trattori in Germania, per chiedere la riduzione del prezzo del carburante, in Francia a causa dei costi di produzione lievitati, in Italia a causa della reintroduzione dell’Irpef sui terreni agricoli si sono aggiunte, una dopo l’altra, Polonia, Romania e in ultimo la Spagna.
Oggi iniziano le proteste anche in Belgio.
Tutti decisi a contrastare il Farm to Fork “Dal produttore al consumatore”, il programma dell’Unione europea che prevede la riconversione ecologica: l’abbandono di parte dei terreni agricoli, la conversione a biologico di una parte della superficie coltivabile, una rotazione dei cereali, nonché l’abbandono dell’uso dei concimi e dei fitofarmaci.
La protesta degli agricoltori – Quali sono le cause?
La maggior parte delle preoccupazioni dei coltivatori e degli allevatori italiani sono: la pac 2023- 2027; la riconversione ecologica europea che prevede regolamenti che variano ogni 5/6 mesi, creando difficoltà enormi nella gestione aziendale; l’Irpef sui terreni agricoli; l’importazione di prodotti agricoli da altri paesi che non sono regolamentati, come in Europa, sull’uso di pesticidi o prodotti chimici per l’accelerazione della crescita, e che per ovvi motivi presentano prezzi molto bassi e quindi di largo consumo in Italia a discapito dei prodotti italiani e della salute dei consumatori.
– L’UE è nota in tutto il mondo per le sue tradizioni alimentari e culinarie ed è uno dei principali produttori agroalimentari a livello mondiale, oltre a essere un esportatore netto di questi prodotti. Con le sue eccezionali risorse agricole, l’UE può e deve svolgere un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza alimentare dell’intero pianeta. – (Commissione europea)
La protesta degli agricoltori – Le preoccupazioni
Ma questa sicurezza alimentare è garantita in Italia e in Europa? Altra preoccupazione che fomenta le proteste, non solo degli agricoltori e degli allevatori, ma anche dei consumatori che oltre ad essere preoccupati nel consumare prodotti extraeuropei (non proprio sani) sono allarmati dalle ultime notizie sull’introduzione della farina di insetti e della carne sintetica.
La protesta in massa degli agricoltori sta mettendo in discussione le politiche europee che purtroppo stanno procurando enormi difficoltà ad uno dei settori principali dell’intero continente. Anche le guerre hanno un forte impatto sia sui prezzi sia sulle risorse energetiche, essenziali anche per la produzione agricola.
Ieri, difatti, visto il perdurare delle manifestazioni, la Commissione europea ha deciso un’ulteriore proroga della deroga alla regola della politica agricola comune (Pac) che prevede che per accedere agli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare delle quote di terreni a riposo. Un passo troppo piccolo per zittire le proteste.
La protesta degli agricoltori – I C.R.A. Agricoltori traditi e Danilo Calvani
In Italia la protesta sta aumentando di giorno in giorno. Tanti coltivatori provenienti da territori differenti si stanno aggiungendo ai comitati dei C.R.A. Comitati Agricoltori traditi, capitanati da Danilo Calvani, il quale senza sosta interviene a gran parte delle manifestazioni in tutta Italia.
Oltre alle zone già indicate nel nostro precedente articolo si sono aggiunti tanti altri territori e città della penisola. La protesta degli agricoltori prosegue ad oltranza!
Durante le ultime manifestazioni Danilo Calvani ha comunicato a tutti i coinvolti: “siamo vicini ad un obiettivo grande!”.
Ieri Danilo Calvani, il leader dei C.R.A., con un messaggio video urgente, rivolto a tutti i presidi e agli agricoltori, ha comunicato: “Il ministro Lollobrigida con alcuni iscritti del suo partito ha creato dei presidi diversi dai nostri. Oggi a Verona Il ministro riceverà questi rappresentanti a lui vicino e dichiarerà che ha fatto un accordo con noi agricoltori. Tutto falso e menzognero. I rappresentanti che sono a Verona sono amici loro. Già è successo 10 anni fa. Questa volte lo abbiamo scoperto in tempo e non ci faremo imbrogliare. Vogliono far passare il messaggio anche abbiamo trattato con loro e dire che le manifestazioni possono terminare.” ha aggiunto “Stiamo facendo sacrifici enormi, siamo per strada 24 ore al giorno. Non ci facciamo fregare. Alziamo la testa come stiamo facendo! Non molliamo!”
La protesta degli agricoltori – L’annuncio dei C.R.A.
Annunciata dal C.R.A. Agricoltori traditi, per oggi, una grande riunione in Calabria alla quale parteciperanno i Movimenti Agricoli Italiani Federati, Movimento Terra e Vita del sud, Movimento Territorio e agricoltura Prossime date previste il 1 febbraio agricoltori e consumatori andranno in corteo dal presidio di Spezzano Albanese verso Castrovillari, il 3 febbraio a Orte al Casello autostradale. Obiettivo finale è dirigersi su Roma.
In Campania importanti proteste si sono tenute ad Avellino e a Benevento manifestazioni che continuano ad ingrossare le fila dei trattori.
Gli agricoltori sollecitano i consumatori: “Difendiamo i nostri cibi e le nostre tavole!”
La protesta degli agricoltori continua ad oltranza.
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