I bronzi di San Casciano presto in mostra al MANN

I bronzi inediti di San Casciano arriveranno presto al Mann: saranno infatti in mostra dal 15 febbraio al 30 giugno. Le preziose opere saranno prima oggetto di restauro e poi aperte al pubblico durante la mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano”.

SI tratta di circa una ventina di statue in bronzo in ottimo stato, risalenti all’età etrusco-romana, dal III al I secolo a.C. Quattro di questi saranno esposti a Napoli per la prima volta in assoluto e sottoposti qui ad un’ultima azione di restauro. Tra questi presente un Donario con una rara iscrizione in etrusco e latino, un pesciolino di cristallo e un’Orante, una sacerdotessa.

Come afferma Massimo Osanna, direttore generale dei Musei per il Ministero della Cultura, si tratta di reperti di grande importanza soprattutto perché le iscrizioni raccontano la vita privata di persone comuni, recatesi per diversi motivi al tempio termale.

La storia dei bronzi di San Casciano

Come spiega sempre Osanna, è stata probabilmente una circostanza fortunata a far sì che i numerosi reperti arrivassero intatti fino ai nostri giorni. Le statue, infatti, furono ritrovate nel santuario termale etrusco del Bagno Grande di San Casciano, seppellite probabilmente a causa di un fulmine che aveva colpito il santuario. L’evento fu infatti interpretato come un segno divino negativo e portò alla decisione di seppellire le statue, arrivate solo grazie a questa scelta fino a noi. Dal V secolo in poi, infatti, i Cristiani iniziarono a fondere i bronzi di età classica, rendendo quindi impossibile un loro ritrovamento.

Come afferma Tabolli, coordinatore dei lavori di ritrovamento, è stata poi l’acqua termale del luogo a preservarne lo stato in condizioni quasi perfette. Grazie a questa serie di felici eventi e ai lavori di scavo, sarà quindi possibile ammirare presto anche a Napoli tali fortunati reperti.

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