Autonomia differenziata, De Luca:”A rischio l’unità d’Italia”
La legge sull'autonomia differenziata amplierà il divario tra nord e sud. De Luca promette ricorso alla Corte Costituzionale
AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Si è tenuta oggi presso Palazzo Santa Lucia la conferenza stampa di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Il governatore ha affrontato uno dei temi più caldi degli ultimi giorni, vale a dire quell’autonomia differenziata tanto discussa nelle sedi istituzionali.
Si è presentato con un wallet alle spalle che citava la seguente frase “Italia spaccata, Sud tradito” e ha promesso anche un ricorso alla Corte Costituzionale qualora la legge dovesse essere approvata sul serio.
La falsa retorica del parassitismo del sud e l’autonomia differenziata
“Noi intendiamo condurre una campagna di verità. Stanno mettendo in giro dati falsi per giustificare questa operazione di nuovo divario tra Nord e Sud. Esponenti politici di centrodestra continuano a dire stupidaggini. Basta con l’affermazione che al Sud abbiamo parassitismo e spreco di spesa pubblica e al Nord virtù. È intollerabile. Sono ormai 30 anni. È falso. Siamo pronti ad accettare la sfida dell’efficienza pubblica da chiunque. Sono pronto a confrontarmi con tutti, ma non sono più disposto ad accettare campagne di falsificazione. La lagna la fanno al Nord quando dicono che il Sud è la palla al piede per lo sviluppo economico dell’Italia. Io non trasmetto lamentele, ma rilevo le contraddizioni insopportabili di questo disegno di legge, che ne fanno una legge ‘truffa’. È una battaglia di democrazia per i nostri figli. E noi siamo una democrazia fragile, mutilata dal ventennio fascista”, esordisce De Luca nel corso della conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia.
Il divario tra Nord e Sud riguarda sanità e soldi pubblici
“Un cittadino campano riceve ogni anno 5000 euro in meno rispetto a uno del Nord. Ci vorrebbero 30 miliardi di euro in più per equiparare la spesa pubblica della Campania a quella di una regione del Centro Nord. Per quanto riguarda la sanità, la Campania riceve il 30% in meno di risorse. La Lombardia ha oltre 40mila posti letto nelle strutture ospedaliere pubbliche, noi poco più di 12mila. Quando qualcuno dal Nord viene qui a fare inchieste e servizi, riprendendo le barelle, prima di aprire bocca deve dire qual è la differenza di distribuzione dei posti letto tra Sud e Nord. Sono dati vergognosi per l’Italia, che si traducono con il tradimento del dettato costituzionale dell’uguaglianza dei diritti dei cittadini per l’assistenza sanitaria. Noi gestiamo la nostra sanità con 10/15mila dipendenti in meno. Sono dati drammatici. Non elenco, poi, i dati per l’occupazione e reddito pro capite che sono dello stesso tenore”.
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