Pompei turisti restituiscono reperti rubati per paura della maledizione
Pompei turisti restituiscono reperti rubati: centinaia di rocce trafugate sono state restituite al Parco per paura della maledizione
Pompei turisti restituiscono reperti: Sopie Hay, un’archeologa che collabora con il Parco Archeologico di Pompei, ha pubblicato alcune foto delle lettere di scuse inviate dai turisti che hanno trafugato piccoli reperti per poi pentirsene.
Infatti, molti sono i turisti che hanno ceduto alla tentazione di portare a casa un souvenir non autorizzato dell’antica città di Pompei, sottraendo dal Parco sassi, pietre, pezzi di mosaico, frammenti di ceramica e altri reperti.
Pompei turisti restituiscono reperti: la maledizione fa redimere
Secondo una superstizione chiunque rubi reperti di Pompei verrà colpito dalla sfortuna, con eventi spiacevoli e spesso tragici. Che sia una semplice credenza popolare o che contenga un’inspiegabile verità a volte è meglio non sfidare la sorte. Lo sanno bene i turisti che hanno restituito i piccoli oggetti rubati dopo essere stati vittime della maledizione.
Tanti sono i biglietti e le lettere, con tanto di oggetti allegati, che giungono alla direzione del Parco Archeologico, per scusarsi e restituire ciò che era stato sottratto illegittimamente. Già anni fa l’ex direttore del Parco, Massimo Osanna, aveva raccontato al Messaggero dei numerosi pacchetti postali ricevuti contenenti “centinaia di reperti rubati” e poi restituiti. Perlopiù si tratta di turisti anglofoni, come appare evidente dai testi in inglese.
I bigliettini si trovano in esposizione nell’ufficio del Parco insieme agli oggetti riconsegnati. Oggetti che, come hanno spiegato gli archeologi, sono ormai impossibili da ricollocare.
Le lettere: “da quando abbiamo queste pietre siamo sfortunati”
Pompei restituiscono reperti – Oltre al senso di colpa, la maggior parte dei messaggi fa riferimento proprio alla maledizione.
Colpisce uno in particolare e cioè quello di una donna inglese che si è ammalata di tumore:
“Non sapevo della maledizione. Non sapevo che non avrei dovuto prendere delle pietre. Nel giro di un anno mi sono accorta del cancro al seno. Sono giovane e in salute e i medici dicono che si è solo trattato di ‘sfortuna’. Per favore accetta le mie scuse e questi pezzi. Mi dispiace”.
Il messaggio è stato postato su X dall’attuale direttore Zuchtriegel, il quale ha accettato le scuse e le ha inviato un italianissimo “in bocca al lupo” per la guarigione.
In un’altra lettera si legge: “ È un peccato, ma devo rispedire indietro queste pietre magiche prese nel 2006. Non hanno portato fortuna a me e alla mia famiglia.”
E ancora: “Non sappiamo se è stata la maledizione o solo una coincidenza, ma da quando abbiamo queste pietre siamo sfortunati”.
Insomma, scaramanzia o no, se volete un ricordo di Pompei passate per il bookshop del museo, ma guardatevi bene dal derubare gli Scavi!
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