Calcio Napoli: Partenope ha bisogno dei partenopei
SSCN: questione di appartenenza
Accostare il calcio alla nostra vita come unica ragione per viverla, è sicuramente una dichiarazione forte e d’amore per questo sport, ma siamo davvero sicuri di pensarlo davvero? Per la Città di Napoli il Calcio è sicuramente parte integrante dell’infanzia e della crescita di tutti noi. Certo è che l’amore è spesso cieco, e quindi anche se la frase sopracitata non la si pronuncia fa parte di tutti noi che amiamo quella sfera che viene abbracciata dalla rete. Tifare la squadra della propria città natale è come firmare con il sangue un patto che nulla potrà mai sciogliere.
Il tempo passa e cambia le cose, ma le abitudini…
L’attuale dimensione del Napoli, dopo oltre 20 anni di gestione targata Aurelio De Laurentiis è innegabilmente cambiata con l’arrivo del terzo scudetto. Ciò non porta però gli azzurri nell’elite mondiale del calcio. Se la sua valenza come premio in sè, per la squadra e la città sembra alta, in realtà è l’esatto opposto dal punto di vista economico. Basti pensare che il passaggio del turno nei gironi di Champions League è più redditizio della vittoria del Campionato stesso. E mettendo sul tavolo tutto ciò che concerne il portare una squadra per 38 giornate sino alla eventuale vittoria del campionato, si rischia di uscirne matti. In un ambiente cosi altamente tossico (che si sta sviluppando negli ultimi anni) la percentuale di tifosi che si ricordano di star assistendo ad una partita di calcio sembra voler aumentare sempre più. Serve più consapevolezza, più dedizione, più attaccamento.
Anche Davide una volta sconfisse Golia, ma non sarà sempre così
L’esempio più visibile agli occhi di tutti è quello del Grifone rossoblù di Genova, con il pubblico più presente in questa stagione di Serie A. Il Ferraris di Genova ha una media di 32.205 spettatori, che equivale al 97% della capienza totale dello stadio in Via Giovanni de Prà. Il Genoa dal 1996 non vince più trofei, l’ultimo resta la Coppa Anglo-Italiana vinta contro il Port Vale, eppure il grifone rossoblù fa battere i cuori di un’intera città ancora oggi. Di certo, la storia del Genoa è ricca di vittorie e di trofei in epoca ormai passata, ma il grifone continua ad avere un clamoroso e meritato fascino, in una città marinara come Genova può solo essere il posto perfetto per trasformarsi in esempio di fede incontrastata.
Il Napoli e la sua idea di calcio da preservare, Partenope ha bisogno che gli azzurri stiano uniti
L’esempio di una delle 2 squadre di Genova, fa capire quanto la fede e la passione passino oltre ogni tipo di difficoltà. In un momento di difficoltà evidente per il Napoli, servono i cuori di tutti i partenopei, ed in maniera gentile non ammetterà chi non dimostra di avere passione, anche se questi ultimi presenzieranno allo stadio. Cadere implica la volontà di rialzarsi, ma se lo si fa in 54.000 persone ed oltre, allora si avrà una forza spaventosa con la quale rimettersi in piedi. Qualunque sia la squadra, i trofei non saranno mai l’unica cosa che conta. è per tutto quello che si crea attorno, che nasce la magia.
Fonte foto: sito ufficiale SSC Napoli
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