19 Dicembre 2023

Saman Abbas, condannati i genitori all’ergastolo. 14 anni allo zio

Saman Abbas, si pronuncia la Corte d'Assise. Condannati all'ergastolo i genitori, veri mandanti, e a 14 anni lo zio omicida

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Saman Abbas

A due anni dall’omicidio di Saman Abbas, la Corte di Assise di Reggio Emilia ha pronunciato la condanna di primo grado. Per la madre e il padre della 18enne di Novellara, uccisa dopo aver rifiutato un matrimonio forzato, la condanna è di ergastolo.

Anche lo zio è stato condannato a 14 anni, mentre sono stati liberati immediatamente i due cugini ritenuti non colpevoli.

Saman Abbas aveva rifiutato un matrimonio combinato

Era la primavera del 2021 quando la giovanissima Saman Abbas risultò scomparsa. Allora appena 18enne, la ragazza originaria del Pakistan aveva rifiutato un matrimonio imposto dalla famiglia, scatenando l’ira dei genitori. Saman decise allora di denunciarli, rifugiabndosi in una struttura di accoglienza a Bologna.

Qualche tempo dopo, Saman decise di tornare a casa per recuperare le sue cose. Ma quando in quella casa arrivarono i servizi sociali, per concordare una nuova sistemazione, non trovarono nessuno. L’intera famiglia aveva lasciato l’Italia tranne il fratello piccolo di Saman, affidato a conoscenti.

Il corpo della ragazza fu ritrovato soltanto nel novembre dello stesso anno in un casolare abbandonato. Le indagini delle forze dell’ordine hanno dimostrato che ad uccidere materialmente Saman fu suo zio Danish Hasnain, ma i veri mandanti furono i suoi genitori.

La decisione della Corte d’Assise di Reggio Emilia

Proprio il racconto del fratellino ha permesso alla procura di ricostruire l’intera vicenda, identificando i reali colpevoli. Un assassino e due mandanti: la sua famiglia al completo aveva deciso di ucciderla, perchè aveva disobbedito.

Una storia raccapricciante, negata fino all’ultimo dal padre che prima della sentenza ha reso spontanee dichiarazioni. L’uomo ha continuato ad affermare di essere innocente, accusando il figlio minore di essere un bugiardo.

Sono state, però, le confessioni dello zio a dare conferme alla Procura. Lo zio di Saman è stato l’esecutore materiale ma i genitori furono i veri mandanti. Ergastolo per il padre e la madre, ad oggi latitante in Pakistan, e 14 anni per lo zio.

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