Stupro Caivano, un indagato sarà mandato ai domiciliari
Il legale della madre di una delle due vittime si dice indignato: "Questa non è giustizia"
STUPRO CAIVANO – Arrivano nuove notizie riguardo gli indagati, accusati dello stupro di Caivano ai danni di due cuginette, avvenuto la scorsa estate. Uno degli indagati, nelle scorse ore, è finito agli arresti domiciliari a Venezia con applicazione del braccialetto elettronico.
La decisione è presa dal giudice del gip del tribunale di Napoli Nord, e presentata dall’avvocato del 19enne indagato Giovanni Cantelli.
Stupro Caivano: la decisione del gip
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord, ha deciso che il 19enne indagato avrebbe scontato i domiciliari a Venezia con braccialetto elettronico.
Il gip ha affermato che gli abusi “si sono innestati in un contesto territoriale di profonda incuria e abbandono. Sono stati inoltre agevolati dal senso di appartenenza al gruppo criminale dei suoi membri, quasi tutti minorenni o poco più che maggiorenni”. Contraria invece si era detta la Procura, che voleva il mantenimento della misura cautelare in carcere.
Le parole del legale Angelo Pisani
L’avvocato della madre delle due cuginette, Angelo Pisani, ha commentato così la decisione del gip sui domiciliari dell’ indagato: “Non c’è giustizia. Noi ci battiamo per tutelare la vittima da crimini atroci e uno dei responsabili delle violenze sessuali e diffusione video pedopornografici va ai domiciliari a Venezia. Altro che decreto Caivano, altro che rispetto e tutela per le donne e le vittime”.
Pisani poi aggiunge, battendosi per la sua assistita: “Lui è ai domiciliari mentre le bambine e i fratelli sono chiusi nelle case famiglia senza neanche poter veder e sentire genitori e familiari. Si veicola un messaggio sbagliato, quello della giustizia a intermittenza”.
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