Aggressione a Villa Betania, infermiere picchiato mentre soccorre paziente
Ancora un'aggressione a Villa Betania: il figlio di un paziente va in escandescenza e picchia un infermiere
AGGRESSIONE A VILLA BETANIA – Ancora episodi di violenza all’interno degli ospedali campani. Stando a quanto raccontato dalla pagina facebook “Nessuno Tocchi Ippocrate:”Ci giunge in ritardo segnalazione di aggressione avvenuta a Villa Betania (NA) riportiamo per intero:
Asl Napoli 1 : aggressione n.55 del 2023
(84 aggressioni totali tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno)
La segnalazione dell’aggressione a Villa Betania
“Buongiorno. Innanzitutto, grazie sempre per l’aiuto e il sostegno che tutti i giorni ci dimostrate. Sono un infermiere di pronto soccorso di Villa Betania a Ponticelli. Vi scrivo per segnalarvi un ennesima aggressione. La notte tra il 23 e il 24 ottobre, il mio collega veniva aggredito alle spalle con un pugno al collo. All’ECO ha mostrato un evidente versamento della zona interessata con la persistenza di un acufene che gli dura tutt’oggi. Il motivo dell’aggressione? Non c’è!!!
Il caso
Il pz era un codice giallo e il tempo intercorso tra la registrazione e l’ingresso in sala risulta essere tre minuti. Questi tre minuti sono sembrati troppi a un figlio del paziente che ha cominciato a urlare. Il mio collega, a quel punto, era andato a prendere la barella per portare il pz in sala ed evitare il peggio. Un altro fratello, senza neanche sapere cosa succedeva, è entrato in ps picchiando il mio collega che stava soccorendo suo padre. Il pz inoltre, che era steso sulla barella, visto che il figlio aveva aggredito il mio collega ha ben pensato di iniziare a prendere a calci il mio collega. Una volta entrati in sala, il pz ha iniziato a offendere le colleghe donne e la dottoressa di turno con epiteti che non sto qui a scrivere perché io mi vergognerei anche solo di pensarli.
L’aggressione a villa Betania e la chiamate alle forze dell’ordine
Conclusione della serata? Il pz è risultato semplicemente ubriaco con un tasso alcolemico quattro volte superiore alla norma. Era giunto per dolore toracico. Essendo un cardiopatico gli era stato assegnato un codice di priorità. Sono stati denunciati sia il figlio (che è scappato appena chiamate le forze dell’ordine) sia il paziente. Appartengono a una nota famiglia criminale di Barra. Preferirei rimanere anonimo visto che devo restare a lavorare. Ringraziandovi ancora vi saluto”
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