30 Aprile 2016

Il Battesimo di Cristo: uno sguardo al ‘Caravaggismo’ napoletano

Battesimo di Cristo (1610 circa), Quadreria dei Girolamini (Napoli)

Battesimo di Cristo (1610 circa), Quadreria dei Girolamini (Napoli)

Conservato presso la Quadreria dei Girolamini di Napoli, il Battesimo di Cristo, rappresenta uno dei capolavori fortemente influenzati da Caravaggio

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Il Battesimo di Cristo, è un dipinto olio su tela, del  1610, che si trova presso la Quadreria dei Girolamini di Napoli, un museo caratteristico ed importante, nato grazie alle committenze relative alla chiesa monumentale e alle donazioni di alcuni collezionisti.

Il quadro, fu realizzato dal pittore napoletano Battistello Caracciolo, particolarmente famoso per essere stato uno dei più importanti seguaci dell’arte di Caravaggio, nel periodo in cui il Merisi soggiornò a Napoli, dopo la sua fuga da Roma per alcuni guai con la legge.

Tutti a Napoli conoscevano la fama di Michelangelo Merisi da Caravaggio, specialmente nei Quartieri Spagnoli dove soggiornò per circa un anno e Battistello Caracciolo, maestro della scuola napoletana si accostò molto allo stile di Caravaggio, uno stile piuttosto particolare, quasi tenebroso, con forti contrasti tra luci ed ombre, luci spiazzanti, teatrali, molto realistiche.

Ed il Battesimo di Cristo, è un esempio particolare di questo stile tipico del grande maestro. L’opera probabilmente proviene dalla collezione di un ricco commerciante di tessuti, Domenico Lercaro, che lasciò insieme ad altri capolavori alla Congregazione dell’Oratorio, con un testamento del 1623.

Il dipinto richiama un tema fortemente religioso, in quanto San Giovanni  battezza Gesù Cristo, mentre la colomba, simboleggiante lo Spirito Santo, vigile, aleggia su di loro. La semplicità con cui vengono rappresentati il Santo e Gesù, è spiazzante, dal momento in cui non ci sono forme elaborate, ma i soggetti sono colti con tutti i difetti ed imperfezioni fisiche, anche gli indumenti poveri, umili.

 E’ tutto così reale, sembrano figure vive, senza un contorno definito, ma fortemente espressive e delineate solo dai giochi di luce con contrasti forti e netti. I colori utilizzati sono il marrone e il bianco in diverse tonalità, il dipinto è quasi monocromo, e la luce fredda, lunare crea un senso di angoscia nell’attesa di un destino già immaginato. Tuttavia, se ci si trova di fronte al dipinto è impossibile non rimanerne affascinati, per la  forza espressiva delle mani giunte di Cristo, con quella luce fitta che armonizza il momento del sacramento del battesimo.

Caracciolo, preferiva i soggetti religiosi con pale d’altare e affreschi, ma ebbe modo di affinarsi ancor di più dopo il suo soggiorno a Roma del 1614, ed è proprio lì che ebbe modo accostarsi a nuovi stili che si distaccavano dal Caravaggismo, infatti, entrò in contatto con i Carracci ed il Manierismo, con ricercatezza e preziosismo.

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