Bimba nata prematura e con malformazione salvata al Monaldi

Il nome della piccola è Chiara. Bimba nata prematura e con una malformazione, grazie ai medici dell’ospedale Monaldi, è viva e sta bene.

La bimba, lo scorso luglio, era stata trasferita con urgenza dall’ospedale di Foggia a Napoli. Precisamente nel reparto dell’Unità Operativa Complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Monaldi. Dopo aver capito di cosa fosse affetta, i medici le avevano diagnosticato una coartazione aortica, una cardiopatia congenita che causa un restringimento dell’aorta, la principale arteria del corpo.

Bimba prematura salvata al Monaldi: parlano i medici

Era necessario quindi intervenire chirurgicamente. Purtroppo, essendo la bimba appunto prematura e di un peso molto basso, poco più di un chilo e mezzo, risultava essere troppo rischioso l’intervento. I medici dell’ospedale Monaldi quindi hanno deciso di seguire una terapia conservativa affinché potesse prima far crescere la bimba, per poi operarla con tranquillità e in sicurezza.

Il dottor Alfredo Santantonio ha preso in cura Chiara fin dal primo giorno. Pian piano la bimba ha iniziato a crescere e, parallelamente, le sue condizioni di salute a migliorare. Quando poi, verso settembre, è arrivata ad un peso di 2,4 kg, la piccola è stata operata. L’intervento chirurgico correttivo si è rivelato un assoluto successo.

Qualche giorno dopo, Chiara è stata anche finalmente dimessa dall’ospedale. Su questa incredibile storia arriva il commento di Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli. “La storia di Chiara è uno dei tanti piccoli miracoli quotidiani che si compiono in ospedale. Una storia di attesa e di speranza che si è conclusa nel migliore dei modi grazie al lavoro di squadra e all’impegno di tutto il personale sanitario”.

Il 17 novembre, in occasione della manifestazione per la giornata mondiale del Prematuro, che si terrà nell’Aula Magna dell’ospedale Monaldi di Napoli, saranno presenti anche i genitori della piccola Chiara, insieme alla bimba che ora sta bene.

Fonte: Cronache della Campania / Credit foto: InfoTurismoNapoli

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