Aggredito OSS: ancora sotto attacco il personale sanitario
OSS aggredito all'Ospedale San Paolo. Nessuno Tocchi Ippocrate e Borrelli denunciano l'accaduto. Non si ferma la violenza contro il personale
Ancora non si ferma la violenza e, anzi, il personale sanitario è sempre di più sotto attacco. Una nuova denuncia, ma i fatti purtroppo non cambiano: aggredito OSS. A parlarne sono l’organizzazione no profit Nessuno Tocchi Ippocrate e il giornalista e deputato della Repubblica, Francesco Emilio Borrelli.
Si contano ormai 78 aggressioni totali tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno. Un dato sconcertante, che non fa altro che allontanare le persone da queste fondamentali professioni. Questa volta si tratta di un pugno in pieno volto rivolto ad un OSS.
OSS aggredito: è ancora violenza verso il personale sanitario
Ecco come spiega l’accaduto Nessuno Tocchi Ippocrate: “La scorsa notte intorno a mezzanotte e trenta l’ospedale San Paolo di Napoli è stato teatro della ennesima vile aggressione nei confronti del personale sanitario.”
Da quanto riferito, un OSS stava svolgendo il suo lavoro di coadivazione infermieristica con guanti e mascherina. Improvvisamente si avvicina un paziente (lì presente per affanno) accusando l’OSS di vestire in modo inadeguato per il lavoro da svolgere.
Gli animi si scaldano e il paziente comincia ad inseguire il sanitario per tutto il pronto soccorso, distruggendone anche una porta prima di sferra un pugno in pieno volto contro l’operatore. Naturalmente sono state allertate le forze dell’ordine che hanno identificato l’aggressore, ma intanto per l’OSS la prognosi è di 21 giorni secondo quanto emerso dal referto.
Le parole di Borrelli sull’aggressione
Tempestiva la denuncia proveniente dal deputato Borrelli che, sul suo profilo facebook, si sfoga richiamando l’assenza dei presidi di Polizia tanto pubblicizzati dal Governo. Inspiegabile il dato secondo il quale da inizio anno ci siano state tra ASL Napoli 1 e Napoli 2 ben 78 aggressioni.
Ancora più grave, secondo il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, è che nessun aggressore sia stato condannato ad oggi. Stavolta si è trattato di un pugno, ma non è possibile immaginare una tale violenza sul proprio luogo di lavoro.
Ci si attente che il governo e le forze dell’ordine scendano in campo per risolvere queste situazioni di continuo terrore per gli operatori sanitari.
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