Spari corteo funebre ad Acerra: arrestato il figlio di un boss
Si chiama Vincenzo D’Angelo ed è figlio di un presunto elemento di vertice di un clan di Acerra
SPARI CONRTEO FUNEBRE AD ACERRA – Ci sono aggiornamenti riguardo la sparatoria avvenuta il 27 settembre scorso durante un corteo funebre ad Acerra. Le autorità hanno individuato l’autore degli spari. Si tratta di Vincenzo D’Angelo, 23enne figlio di un presunto elemento di vertice di un clan della zona.
Il giovane è stato arrestato a seguito di un’intercettazione che testimonia di essere l’autore dell’agguato. “Era meglio che gli sparavo in testa a quell’infame… deve solo ringraziare che c’era il morto in mezzo alla strada“. Queste le sue parole prima di essere arrestato dai Carabinieri.
Spari corteo funebre ad Acerra: le indagini e l’obiettivo dei Killer
Come riportato dai colleghi del giornale il Mattino, D’Angelo sarebbe entrato in azione, con un suo complice, sparando 11 colpi di pistola sui presenti che partecipavano al funerale di un ragazzo nella chiesa di San Giuseppe.
L’inchiesta, condotta dai pm di Nola, ha individuato uno dei due autori della sparatoria, mentre gli sono finiti alla Dda di Napoli al vaglio del pm Giuseppe Visone. Il movente, quindi, è di tipo camorristico.
Decisive, nel corso delle indagini, l’analisi delle videocamere di sorveglianza che ricostruiscono il percorso dei due uomini armati fino alla chiesa, dove è avvenuto l’agguato.
Secondo un’informativa della procura generale “I colpi erano probabilmente diretti verso Michele Castaldo e che gli autori degli spari erano stati riconosciuti in Antonio ‘o marcianisiello e Vincenzo fratello di Mena”.
Inoltre, secondo il Gip, D’Angelo avrebbe cercato di costruirsi un alibi. Era agli arresti domiciliari e avrebbe simulato un malore chiedendo cure al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori.
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