Napoli, blitz anticamorra: un fruttivendolo custodiva arsenale
NAPOLI – Un blitz da parte dei Carabinieri ha permesso di infliggere un duro colpo alla criminalità organizzata. Nella fattispecie, gli uomini dell’Arma hanno individuato un fruttivendolo che custodiva armi e droga per conto del clan Sorianello. Stando a quello che si apprende, quest’ultimo agirebbe sotto il controllo dell’Alleanza di Secondigliano, trafficando e spacciando droga nel Rione Traiano.
Napoli, blitz anticamorra: le misure emesse dalla DDA
Come si raccontava, questa mattina all’alba il clan ha avuto un duro colpo grazie a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della DDA. Tale disposizione riguarda 29 indagati, presunti appartenenti al clan.
Sempre stando a quello che si legge da Ansa.it, l’arsenale fu trovato il 13 gennaio del 2021 in un negozio di frutta che si trova nel quartiere di Bagnoli di Napoli. A gestirlo era Salvatore Vivenzio, cognato del boss Soraniello. In quell’occasione fu arrestato e condannato in primo grado il 22 luglio dello stesso anno. Dalle indagini è emerso che svolgeva anche il ruolo di corriere.
Il 13 gennaio del ’21 i Carabinieri sequestrarono 10 mitragliatori (5 kalashnikov e 5 pistole mitragliatrici); un fucile a pompa, 11 pistole, un silenziatore, 328 proiettili di vario calibro, 3 giubbotti antiproiettile e 14 chilogrammi di droga. L’episodio creò disappunto nel clan, tanto che in un’intercettazione ambientale captata dagli carabinieri commenta sconfortato l’accaduto parlando con una persona nopn identificata: “Si sono portati tutto quanto, Ci hanno spogliato nudi, hai capito?”.
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