2 Agosto 2023

Governo taglia il PNRR a Napoli Est, Manfredi: “Andremo avanti lo stesso”

I progetti delle vele di Scampia e del Rione Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio si sono visti con i fondi ridotti. Manfredi non fermerà i lavori di cantierizzazione

Credit immagine: Pixabay

Bambine ferite a Scampia Funerali vittime della Vela Celeste Scampia

GOVERNO TAGLIA IL PNRR A NAPOLI EST – Tra 60 giorni sarebbero iniziati i lavori di cantierizzazione di due progetti nella zona Est di Napoli. Il governo però ha deciso di tagliare i fondi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

I comitati, alla notizia, si sono presentati col piede di guerra.

Governo taglia il PNRR a Napoli Est: i due progetti

Questi due progetti sono il completamento dell’abbattimento delle Vele di Scampia con la costruzione delle nuove case per gli abitanti, e un processo simile da avviare al Rione Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio.

Ma il ministro degli affari europei Raffaele Fitto ha annunciato il taglio del PNNR ai due progetti. I progetti che, insieme a molti altri che riguardano i comuni di tutta Italia, saranno soggetti a revisione per riorganizzare i fondi del PNRR.

Nel frattempo gli abitanti di Scampia e San Giovanni a Teduccio si sono riuniti nei comitati delle Vele e di Taverna del Ferro, pronti sul piede di Guerra. Entrambi i comitati hanno incontrato personalmente il sindaco Gaetano Manfredi. Egli ha dichiarato di non voler fermarsi con i due progetti.

Le parole del Sindaco Manfredi

Dopo aver parlato con entrambi i comitati dopo la notizia del taglio fondi, Manfredi rassicura i giornalisti dichairando: “E’ una proposta che mi lascia abbastanza perplesso. Fino a quando si parla di revisione dei finanziamenti a progetti in ritardo o che hanno difficoltà conclamate posso anche essere d’accordo, ma qui parliamo di due progetti che rispettano pienamente il cronoprogramma e che si apprestano ad essere cantierizzati”.

Inoltre il sindaco di Napoli aggiunge: “Noi andremo avanti come se nulla fosse successo – sottolinea Manfredi – il cantiere di Scampia aprirà entro ottobre e quello di Taverna del Ferro aprirà entro la fine dell’anno. Noi dobbiamo dare delle risposte ai cittadini di questi quartieri che attendo una riqualificazione da anni, e inoltre ci sono dei vincoli verso le imprese, le gare sono state già assegnate. Inoltre questi cantieri rappresentano un’opportunità di lavoro su questi territori”.

Le parole dei Comitati

Il comitato delle Vele di Scampia porta avanti la lotta per l’abbattimento da quasi 40 anni. Dopo che sono state abbattute due vele (una con Antonio Bassolino, l’altra con De Magistris) Manfredi vuole completare il progetto.

Il portavoce del comitato Omero Benfenati avverte: “Noi siamo in allarme, è una scelta impensabile, qui c’è gente che attende un alloggio dignitoso da oltre 20 anni. Se questo governo davvero vuole toglierci i fondi e quindi cancellare le lotte, ma anche i sogni ed i sacrifici degli abitanti delle Vele, allora dovremo mobilitarci fino a Roma, mettendoci la faccia come sempre”

Sul processo di rigenerazione urbana delle Vele, nasce quello di rigenerazione del Rione Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio (Rione famoso per i murales di Maradona e Che Guevara).

La portavoce del comitato del Rione Rosaria Cordone ha dichiarato: “Quella del governo è una scelta incomprensibile pensare di tagliare i fondi per la rigenerazione urbana di Scampia e di Taverna del Ferro è una rapina a mano armata. Abbiamo chiesto al Sindaco Manfredi di camminare insieme, comitati e amministrazione comunale, per impedire che i fondi del PNRR vengano tagliati e garantire l’esecuzione dei lavori. Sono anni che ci battiamo per dare dignità alle persone e vivere un cambiamento, sono anni che cerchiamo di debellare la criminalità”.

Le opposizioni in Parlamento

Il ministro Fitto ha parlato di “polemiche inutili” circa la decisione del taglio fondi, ma le opposizioni sono aumentate ulteriormente. Il tema dei due progetti di Napoli è arrivato anche in Parlamento ed è diventato centro di discussione. Oggi il servizio di studi della Camera scrive che le nove misure cancellate dal PNRR non hanno una copertura finanziaria alternativa.

Il senatore di Sinistra Italiana Tito Magni commenta: “Siamo molto preoccupati da una rimodulazione del Piano che penalizza i comuni, solo nella città di Napoli il taglio sarà di 120 milioni e ne faranno le spese gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana delle periferie come Scampia, gli studentati, il mezzogiorno, e gli interventi diffusi di riqualificazione ed efficientamento energetico per favorire chi in questi anni ha fatto enormi profitti”

Anche da parte del Partito Democratico sono arrivati attacchi per le scelte di governo appena attuate. Il deputato Marco Sarracino condivide il suo pensiero sul suo profilo facebook:

“Il Pnrr è la più grande occasione di sviluppo per il nostro paese dal dopoguerra ad oggi, ma al Governo sembra che non l’abbiano capito. i nostri Sindaci si sono visti mettere in discussione progetti per milioni di euro, e noi siamo al loro fianco. Si tratta di piani di riqualificazione per le nostre periferie come nel caso di Scampia e di San Giovanni a Teduccio, Altro che patriottismo, siamo di fronte ad un premeditato atto di autolesionismo contro il Paese.”

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