Fuga di cervelli, il 46% dei laureati del Sud scappa al Nord
I giovani del Sud sono ancora costretti, spinti dalle migliori opportunità lavorative, a lasciare la propria città e i propri affetti
Il divario tra Nord e Sud non si colma e la fuga di cervelli continua in maniera inarrestabile. Secondo il rapporto 2023 di Almalaurea sulla Mobilità Territoriale, nel 2022 quasi la metà dei laureati di primo livello del Sud Italia (precisamente il 46,4%) ha deciso di trasferirsi o al Nord o all’estero per cercare opportunità di lavoro migliori. La percentuale sale, seppur di un punto percentuale, se si passa ai laureati di secondo livello (47,5%).
Fuga di cervelli, il confronto tra Nord, Centro e Sud Italia
I dati appaiono allarmanti già considerandoli da soli, ma confrontandoli con quelli del Nord e del Centro Italia sono ancora più preoccupanti. Le partenze dei laureati al Centro si attestano per il primo livello al 17,4% e per il secondo livello al 21,3%. Al Nord, le percentuali si abbassano notevolmente, non solo in comparazione con il Sud ma anche con il Centro. I laureati di primo livello partono altrove per il 6,0%, e per l’8,2% nel caso dei laureati di secondo livello.
I giovani del Sud sono quindi ancora costretti, spinti dalle migliori opportunità lavorative, a lasciare la propria città e i propri affetti.
Potrebbe interessarti anche: “Alberto Angela alla Federico II per la laurea honoris causa in Geologia”.
ARTICOLO PRECEDENTE
Carola Carpanelli e Federico Nicotera: ecco perché si son lasciati
ARTICOLO SUCCESSIVO