Calcio Napoli, perché Luis Enrique è il profilo più adatto
Calcio Napoli: tante le possibili strade da percorrere per sostituire Luciano Spalletti. Ecco perché Luis Enrique potrebbe esser quella giusta
Calcio Napoli. Per il dopo Spalletti, prende vita la strada che porterebbe Luis Enrique sulla panchina del Napoli. Cosa sappiamo dell’allenatore spagnolo?
Giorni caldi in casa Napoli che progetta la prossima stagione da campione d’Italia con la (quasi) certezza che l’attuale allenatore andrà via. I “casting” di Aurelio De Laurentiis è probabilmente cominciato tempo fa, quando il tecnico di Certaldo ha manifestato la volontà di chiudere la parentesi azzurra dopo il tanto atteso terzo scudetto.
Le motivazioni della separazione sono ancora dubbie ma il presidente, come ha dimostrato in questi anni, non è rimasto con le mani in mano aspettando la decisione di Spalletti: i nomi sondati sono tanti, ma quello che darebbe più continuità al lavoro degli ultimi due anni è Luis Enrique. Spagnolo classe 1970, Enrique vanta un palmares eccellente sia da calciatore che da allenatore: centrocampista di grande qualità ha militato principalmente tra Real Madrid e Barcellona, conquistando tre campionati e varie coppe nazionali oltre ad una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea.
Nel 2008 comincia la sua carriera da allenatore con il Barcellona B, sostituendo il talentuoso Pep Guardiola. Passa nel 2011 alla Roma dove vive una sfortunata esperienza di un anno e mezzo in cui non riesce a conquistare la qualificazione alle coppe europee e che termina con le sue spontanee dimissioni.
Dopo un anno al Celta Vigo, nel 2014 torna a Barcellona ma questa volta in prima squadra: sarà un’annata eccezionale in cui conquisterà il Triplete: Campionato, Coppa del Re e Champions League (in finale contro la Juventus). L’anno successivo vince la Supercoppa Europea, il Mondiale per Club e riconferma lo scudetto e la coppa nazionale.
Dopo aver lasciato il Barca, nel 2018 diventa commissario tecnico della nazionale Spagnola: la sua avventura dura meno di un anno a causa di gravissimi motivi familiari. Le motivazioni sono state rivelate un anno dopo, quando è stata resa nota la notizia della scomparsa della figlia Xana, che a 9 anni ha perso la sua battaglia contro un tumore alle ossa. Ritorna sulla panchina delle furie rosse per l’Europeo 2020, dove con una Spagna rimodernata gioca un’ottima semifinale contro l’Italia (poi vincitrice del torneo), uscendo solo ai calci di rigore. Ai mondiali 2022 esce agli ottavi di finale e viene sollevato dall’incarico.
Un profilo internazionale, un vincente sia da calciatore che da allenatore: perché il Calcio Napoli dovrebbe scegliere Enrique per proseguire il lavoro di Spalletti? La risposta sta nei tanti punti in comune con l’attuale modo di giocare degli azzurri.
Infatti, Luis Enrique predilige il 433 di palleggio e possesso palla, che coinvolge tutta la squadra e stravolge la staticità dei ruoli fissi (come accaduto con Di Lorenzo quest’anno). L’esperienza del Triplete sarebbe quel plus in più che porterebbe all’ombra del Vesuvio il tecnico spagnolo, dando maggior cinismo agli azzurri anche in campo europeo, mancata quest’anno nei quarti contro il Milan.
Le esperienze personali, poi, rendono il tecnico non solo un gran conoscitore di calcio ma anche una guida morale per i suoi calciatori. Disciplina e empatia sarebbero il pane quotidiano a Castelvolturno, qualora il mister approdasse al Napoli. La scelta darebbe senso agli obiettivi di miglioramento che il Napoli insegue ogni anno, che hanno portato alla conquista dello scudetto e che proiettano la Società verso un futuro radioso.
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