La vagina dentata esiste
Analisi della vagina dentata: com'è nata e sopravvissuta nel tempo. Simbolismo, storia e condizioni mediche
LA VAGINA DENTATA ESISTE – Oggi ti parlero’ della vagina dentata, tra leggende, bocche e porte
Fin dall’antica Grecia si è sempre detto che il corpo di una donna nasconde molti segreti.
Nel corso della storia la donna è stata spesso oggetto di pregiudizi sprezzanti, e ovviamente ad esserne colpita è stata anche la stessa immagine della vagina.
Quest’ultima infatti è stata associata a vari simboli tra cui la bocca e un ingresso.
Lo stesso fatto che le labbra vengano appunto chiamate così, non è un caso. Tra l’altro – in inglese – la radice della parola “mother” è esattamente la stessa di “mouth”.
Nel Medioevo è stata definita come la bocca dell’Inferno poichè si pensava che le streghe nelle notti di luna piena potessero fare sortilegi – a base di orge – che le avrebbero portate a partorire figli del Demonio. Quindi sì, una bocca, ma anche la porta per accedere agli Inferi.
D’altronde l’idea della donna seduttrice e malvagia è ricorrente nella storia.
Le varie leggende su vagine mostruose erano usate anche a scopi preventivi: attenti ad andare con donne sconosciute o chissà cosa potrebbe accadere – con stretti riferimenti alle malattie veneree – .
Con l’avvento di Freud torna in voga la vagina dentata come espressione dell’ansia da castrazione: paura di essere evirati.
Ma la vagina che è espressione di vita e amore, com’è potuta diventare un mostro appuntito?
In primis c’è una ragione medica: in presenza di cisti dermoidi la vagina può assumere un aspetto atipico molto simile a quello dei denti.
Se invece ci soffermiamo sull’immaginario degli archetipi sappiamo che ogni immagine può avere una sua polarità:
la madre che cura, ama e protegge può essere contemporaneamente una madre divoratrice che distrugge.
Allo stesso modo la vagina che partorisce, che mette al mondo, può legarsi all’immagine di “togliere/prendere”.
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