Giornata dei disturbi alimentari: oggi 15 marzo
Disturbi del comportamento alimentare: oggi 15 marzo è la giornata del fiocchetto lilla. Una piaga per i nostri tempi, da cui molti sono perseguitati
GIORNATA DEI DISTURBI ALIMENTARI-Ormai i disturbi del comportamento alimentare, sono un fenomeno piuttosto noto. Questo perchè sempre più persone ne mostrano i sintomi, a volte anche inconsapevolmente. Tale inconsapevolezza deriva da una grave disinformazione rispetto a questo argomento. La riduzione dell’alimentazione fino a saltare i pasti, le abbuffate compulsive, il conteggio ossessivo delle calorie, e poi il peso, la paura dello specchio, l’attività fisica incontrollata uniti a cambio di umore e isolamento. Sono solo alcuni dei principali segnali d’allarme che chi soffre dei disturbi del comportamento alimentare (DCA), esibisce. Anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata (o Binge Eating Disorder – BED). Un’epidemia sociale, spesso silenziosa, in preoccupante aumento.
I numeri
I disturbi del comportamento alimentare colpiscono sempre di più e sempre prima, soprattutto le ragazze, tra i 12 e i 17 anni. I Dca affliggono oltre 55 milioni di persone nel mondo e oltre 3 milioni in Italia, pari al 5% circa della popolazione, ricorda una nota Sinpia. L’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia o bulimia (dati Osservatorio Aba e Istat).
L’anoressia nervosa rappresenta il 42,3% dei casi, la bulimia nervosa il 18,2%, il “binge eating” il 14,6%.
Come intercettare la malattia dell’anima che consuma il corpo
Intercettare il fenomeno è fondamentale .A farlo devono essere i genitori, notando magari riduzione del cibo, intensa attività fisica, tendenza ad andare spesso in bagno dopo i pasti oltre a un cambiamento caratteriale. Appena constatato tutto ciò, bisogna portare il figlio o la figlia, in un centro specializzato il prima possibile.
L’approccio è multidisciplinare, riguarda la persona nel suo complesso. Se si intercetta un DCA all’inizio può essere sufficiente anche solo un trattamento ambulatoriale, ma specializzato. Altri casi possono aver bisogno di un trattamento semi-residenziale, mentre nel 30% dei casi serve un trattamento residenziale.
Giornata dei disturbi alimentari: guarire si può!
Le probabilità di guarigione sono molto alte, soprattutto nell’anoressia nervosa, anche nella bulimia, ma bisogna arrivare molto presto.
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