Rocodromo Partenopeo. Ecco cosa “è nato” a Napoli

Rocodromo Partenopeo. Ecco cosa ha creato un gruppo di giovani ragazzi napoletani. Uno spazio libero di tutti, per tutti

[ads1] Questa è la storia del “Rocodromo Partenopeo”, un ex tunnel abbandonato, sporco e degradato della nostra Napoli, ora divenuto un luogo di incontro fra persone, dove divertirsi ed allenarsi.

In una strada poco raccomandabile di Napoli in via Emanuele Gianturco, in un aerea industriale degradata e sconnessa dalla città, priva di progetti istituzionali, vi era un tunnel abbandonato, sporco e pieno dei rifiuti gettati dai passanti o accumulatisi nel tempo.

Passavano li dinnanzi alcuni ragazzi napoletani, giovani che vivono la dura realtà Napoletana in cui, se anche si ha tanta voglia di fare, non si hanno i mezzi per farlo.

Un giorno, quegli stessi ragazzi, decisero di impiegare le proprie risorse per bonificare quella zona e dare colore a quel tunnel trasformandolo, da vuoto e sporco com’era, ad un punto di forza per la nostra città.

Con le proprie risorse economiche, il proprio tempo e il proprio impegno, quei ragazzi ripulirono l’intera area, sgomberandola di tutta la spazzatura accumulatasi, dipingendo le pareti e attrezzandola affinché divenisse una palestra gratuita, sempre aperta a tutti.

Un tunnel abbandonato che oggi è divenuto un importante punto di ritrovo per molti ragazzi partenopei; una palestra pubblica e gratuita di arrampicata e acrobatica aerea, aperta a tutti. Un luogo in cui tutti posso divertirsi e sentirsi a casa. Ma anche un luogo di ritrovo ed eventi, con musica dal vivo ed esibizioni di artisti come “Circ’Arena” e “La Murga“. Autogestito e autofinanziato dagli stessi ragazzi, come spesso capita in una Napoli dove le attività culturali di rilancio non sempre vengono curate dalle pubbliche associazioni.

Sono queste le dimostrazioni che esiste “la Napoli del fare”; una Napoli che “non ha nulla”, ma che si crea quello di cui ha bisogno.

 
Dove: Via Emanuele Gianturco
Link ufficiale: Pagina facebook

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