Plusvalenze Juventus, le motivazioni sono inattaccabili. Parla l’esperto
Plusvalenze Juventus, il ricorso potrà riguardare solo questioni di legittimità.
Continua a tener banco il caso plusvalenze fittizie in casa Juventus. Ieri sono state pubblicate le motivazioni. Oggi l’analisi dell’esperto in Finanza Alessandro F. Giudice sul Corriere dello Sport
Il terremoto giudiziario che ha coinvolto la Juventus non si arresta. Dopo le dimissioni di novembre dell’intero cda bianconero, è arrivata la sentenza per il primo filone di indagini, quello legato alle plusvalenze. Caso chiuso con proscioglimento, poi riaperto per l’emersione di nuove prove e infine la sentenza.
Per Alessandro F. Giudice, le motivazioni della sentenza che ha comminato alla Juventus 15 punti di penalizzazione dieci giorni fa per il filone plusvalenze, escludendola di fatto dalla corsa scudetto e piazzandola nelle retrovie della classifica di Serie A, sono inattaccabili e smontano il castello difensivo della società bianconera.
Le 14mila pagine di documenti, intercettazioni, carte private mostrerebbero un sistema architettato in modo continuativo e programmatico, atto ad edulcorare i bilanci. Ad esserne a conoscenza, tutta la dirigenza bianconera. Il sistema si sarebbe protratto per tre anni, salvo poi venir fuori grazie all’inchiesta Prisma.
La Juventus farà ricorso, ma dovrà appellarsi – secondo l’esperto – a questioni di legittimità della sentenza, non ad altri aspetti. L’irregolarità delle operazioni pare conclamata dal fascicolo prodotto dagli inquirenti.
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