Posta elettronica Libero e Virgilio: presto email di nuovo accessibili
Da domenica sera le caselle di posta elettronica di Libero e Virgilio sono in crash: 9 milioni le email bloccate ma ItaliaOnline ha fatto sapere che si sta lavorando per ripristinare il servizio. “È stato avviato il processo di rimessa online della Libero Mail e della Viriglio Mail, che coinvolge solo una prima della costumer base. Nelle prossime ore, tutte le caselle torneranno pienamente attive”, è questo il comunicato dell’azienda. Un danno certamente ingente se consideriamo che il gestore è il secondo in Italia dopo Gmail e che il crash è durato per quasi 5 giorni.
Secondo Enrico Pagliarini si tratta di un disservizio fuori mercato che non può verificarsi nel 2023. Altroconsumo sul proprio sito invita gli utenti a reclamare per avere una forma di risarcimento danni e chiede a ItaliaOnline di offrirlo.
Posta elettronica Libero e Virgilio: la nota dell’azienda ItaliaOnline
“In questa nuova comunicazione vogliamo iniziare scusandoci ancora una volta con i nostri utenti per il disagio e il disservizio. Leggiamo i vostri commenti e comprendiamo. Ma vogliamo soprattutto, ora che siamo in grado di farlo, condividere con voi maggiori informazioni sull’accaduto, sul lavoro che stiamo facendo e dare un orizzonte temporale per la risoluzione del problema”, così inizia la nota dell’azienda che prosegue con le motivazioni tecniche che hanno dato vita al guasto. Il tutto è dovuto, specifica ItaliaOnline, all’introduzione di una nuova tecnologia di storage a supporto delle caselle di posta, fornita da un vendor esterno, il cui utilizzo corretto è stato compromesso da un bug del sistema operativo. “Trattandosi di un bug a livello di sistema operativo – continua -, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo, con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati“.
Le polemiche non sono mancate sui social, alcuni dei quali utilizzavano l’account a pagamento per fini professionali. Il tema dei rimborsi a questi clienti non è stato ancora toccato dall’azienda.
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