“L’ospedale San Paolo non si tocca”
Medici e cittadini di Fuorigrotta in protesta questa mattina per potenziare le funzioni dell’ospedale San Paolo affinchè non venga smantellato
[ads1] Protesta, questa mattina, a Fuorigrotta contro lo smantellamento dell’ospedale San Paolo. Medici e cittadini schierati in prima linea, a causa del forte ridimensionamento del presidio ospedaliero flegreo.
La manifestazione, cui hanno preso parte, l’Assemblea popolare di Bagnoli e il Comitato per la salvaguardia della sanità pubblica dell’area flegrea, si è suddivisa in due fasi: un primo presidio in piazzale Tecchio e poi proseguendo per tutta via Marconi con slogan e striscioni, il corteo fino alla sede Rai.
I manifestanti chiedono alla Regione Campania “l’immediato ripristino delle attività chirurgiche, di invertire immediatamente il processo di ridimensionamento e di rilanciare invece il potenziamento del presidio”.
Come riportato dall’agenzia di stampa Omni Napoli, il governatore De Luca, presente all’inaugurazione del Nautic Sud, ha rassicurato i manifestanti: «Non chiuderemo l’ospedale San Paolo ma sarà riorganizzato nell’ambito di un serio programma di rivalorizzazione della rete ospedaliera. La vecchia idea programmatica del decreto 49 di chiudere tutti gli ospedali di Napoli e concentrare tutto nell’Ospedale del Mare era irresponsabile e va cancellata. Ogni parte della città di Napoli avrà dei propri presidi di grandi livello».
Anche secondo i manifestanti risulterebbe necessario un rilancio dell’ospedale San Paolo e sottolineano l’importanza del ripristino dell’unità di terapia intensiva cardiologica con emodinamica, della neurologia interventistica, della presenza di un’ambulanza rianimativa “oggi assente”; dell’integrazione dell’ospedale con il territorio per rafforzare l’assistenza geriatrica e dell’installazione della risonanza magnetica, per il trasporto di pazienti di area critica e con il rafforzamento dell’assistenza geriatrica.
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