Pompei, tragedia sfiorata in un ristorante
Accade in un ristorante di Pompei, nei dintorni degli scavi. Un uomo armato ha minacciato di far esplodere l’intera struttura, ma…
[ads1] Un pranzo da dimenticare: il pomeriggio del 22 febbraio, A.R., quarantottenne di Casalnuovo, si è introdotto nella cucina di un ristorante situato nei pressi degli scavi di Pompei e, secondo alcune indiscrezioni, ha minacciato di far esplodere il locale accendendo il gas dei fornelli, spaventando i clienti del ristorante, molti dei quali erano turisti giunti a visitare il celebre sito archeologico.
Come segnalato nel precedente articolo, l’uomo aveva portato con sè un coltello lungo 20 centimetri; dopo aver allontanato i dipendenti del ristorante dalla cucina, si è barricato nella stanza e ha iniziato a rompere bicchieri e piatti. L’arrivo di Angelo Lamanna, vicequestore aggiunto della Polizia, ha evitato la strage: dopo mezz’ora, infatti, A.R. si è consegnato alla Polizia, non senza aver danneggiato fortemente prima una parte del locale. L’individuo si era sottoposto precedentemente a diverse cure dai medici dell’igiene mentale dell’Asl di Napoli.
Negli ultimi giorni, però, sono sorte delle indiscrezioni. A breve, comunque, si terrà il processo per direttissima: tra le varie accuse, figura anche quella di tentata strage. Come riportato dal Mattino, però, la testimonianza del titolare del ristorante di Pompei è diversa: secondo quest’ultimo, infatti, il malato mentale non ha fatto altro che barricarsi nella cucina, allontanando clienti e dipendenti, e a rompere piatti e bicchieri, senza far riferimento al tentativo di far saltare in aria il locale.
Quale sarà la realtà? Per ulteriori aggiornamenti, seguiteci su Napoli.ZON.
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