29 Dicembre 2022

Yara Gambirasio, indagata la pm:”Danneggiati 54 campioni di DNA”

Novità sul caso Yara Gambirasio: il tribunale di Venezia indaga sulla pm Ruggeri. Danneggiati 54 campioni di DNA

YARA GAMBIRASIO – Letizia Ruggieri, procuratrice del caso sulla ragazza uccisa a 13 anni, è stata iscritta nel Registro degli indagati per frode processuale o depistaggio.

Si chiedeva l’archiviazione per Massimo Bossetti ma il giudice per le indagini preliminari di Venezia, Alberto Scaramuzza, ha deciso per porre sono indagine la Procuratrice a seguito di una denuncia – querela.

«In buona parte indirizzati nei riguardi proprio di comportamenti del pm Letizia Ruggeri si impone la necessità di un’estensione soggettiva dell’iscrizione nei suoi confronti» ha scritto il gip, con l’accusa per chi «immuta artificiosamente il corpo del reato ovvero lo stato dei luoghi, delle cose o delle persone connessi al reato» .

Il tribunale di Venezia vuole fare chiarezza su 54 provette di dna, che avrebbero dovuto contenere tracce della vittima e dell’assassino, spostatati dall’ospedale San Raffaele di Milano all’ufficio Corpi di reato del tribunale di Bergamo.

La difesa di Bossetti ha chiesto l’assoluzione perchè il cambio di locazione delle provette, avvenuto interrompendo la catena del freddo per la corretta conservazione, avrebbe danneggiato il dna in esse contenuto.

Nell’opposizione all’archiviazione, in un atto di 70 pagine, ci sono diverse date da prendere in considerazione, come il 26 novembre 2019 quando la difesa richiede l’accesso ai campioni di Dna e il 27 novembre quando la richiesta viene accettata.

Un’altra data importante è quella del 21 novembre, antecedente alla richiesta della difesa, quando i 54 campioni di dna vennero spostati su richiesta del pm Ruggeri. Le provette arriveranno al comando dei carabinieri di Bergamo solo il giorno 2 dicembre, ben 12 giorni dopo aver lasciato il frigo dell’ospedale.

E’ stata chiesa l’archiviazione degli indagati Giovanni Petillo e Laura Epis perchè le verifiche hanno dimostrato la loro non volontà di distruggere o danneggiare i campioni. A questo punto solo la pm Letizia Ruggeri dovrà dimostrare la sua innocenza.

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