Napoli, preparavano una stesa con un mitra. Fermati due giovani
Napoli, preparavano una stesa con armi da guerra. Due giovani di 17 e 18 anni fermati dalle Forze dell'Ordine
Napoli, bloccati due giovani che stavano preparando una stesa con armi da guerra. Peggiora di giorno in giorno la situazione ai Quartieri Spagnoli dove gruppi di giovanissimi si scontrano per conquistare il predominio sul territorio. Gli ultimi fermati hanno 18 e 17 anni e le Forze dell’Ordine hanno rinvenuto nelle loro abitazioni diverse armi da guerra.
I due stavano preparando una stesa ma sono stati bloccati dalle Autorità prima che potessero concretizzare il loro piano. I Carabinieri li hanno intercettati e bloccati a Piazza Carità: erano in sella ad uno scooter senza targa, con una mitragliatrice Skorpion e con il volto coperto.
Dopo l’alt dei Carabinieri lo scooter ha imboccato via Toledo, dove poi sono stati fermati. È nata anche una colluttazione durante il tentativo da parte dei militari di disarmarli.
Il 18enne ha puntato l’arma verso i Carabinieri che, fortunatamente, sono riusciti a bloccarlo. E’ partito anche un colpo dalla mitraglietta ma fortunatamente nessuno è stato ferito.
I due giovani di Barra e San Giovanni a Teduccio sono già noti alle Forze dell’Ordine e durante le perquisizioni delle abitazioni, i Carabinieri hanno varie armi: 3 coltelli a serramanico, 2 sfollagente, 1 tirapugni, 1 giubbotto e una balestra.
I due giovani sono stati arrestati per porto di armi da guerra e condotti rispettivamente nel carcere di Poggioreale e ai Colli Aminei.
Queste le parole del Consigliere Francesco Emilio Borrelli sulla vicenda:
“Se ne parla poco eppure ai Quartieri Spagnoli la situazione è alquanto allarmante. Stese e sparatorie stanno avvenendo sempre con maggiore frequenza. Il territorio va presidiato giorno e notte, i cittadini non si sentono al sicuro dato che anche gli episodi di micro-criminalità sono in forte crescita. ”-ha commentato Borrelli- “I giovani criminali sono sempre più violenti, spregiudicati e fanatici. Una condizione dettata dal clima di permissivismo e tolleranza, instauratosi da già un bel po’ di tempo, nonché dalla cultura camorristica che ha forgiato, purtroppo, tante menti. Per sconfiggere la camorra bisogna, quindi, lavorare anche sulla rieducazione giovanile.”
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