Bambini maltrattati istituto religioso: l’inchiesta Casamicciola
Inchiesta a Casamicciola: bambini maltrattati in un istituto religioso. Una suora in carcere, divieto di dimora per altre tre
BAMBINI MALTRATTATI ISTITUTO RELIGIOSO CASAMICCIOLA- Riscontrati all’interno dell’Istituto religioso Santa Maria della Provvidenza sito a Casamicciola Terme, episodi di maltrattamenti ai danni di minori. Questi bambini ricevevano ospitalità in attesa di affidamento o anche adozione a seguito di provvedimenti giudiziari. Oppure a seguito di corrispettivo pagato privatamente dai genitori.
I carabinieri della Compagnia di Ischia hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali. Questa nei confronti di 4 consorelle gravemente indiziate di maltrattamenti nei confronti di minori, A emettere tale ordinanza il G.I.P. del Tribunale di Napoli
Bambini maltrattati istituto religioso Casamicciola: il filmato dei maltrattamenti
Le indagini sono partite grazie all’acquisizione di un filmato, girato da una minorenne ospite della struttura. In questo filmato si vede una consorella all’interno del refettorio. La religiosa schiaffeggia e tira più volte con forza i capelli a un bambino di 4 anni. Gli altri bimbi spaventati, la invitavano a fermarsi.
Le attività investigative hanno consentito di identificare le colpevoli. Una è la Madre Superiora che dirige l’istituto. Poi le altre tre consorelle in servizio. Queste ultime svolgevano le mansioni di addette mensa e al doposcuola. Dalle ricostruzioni sono emersi ulteriori episodi di sofferenze fisiche nei confronti dei minori ospiti del suddetto istituto. Tali episodi con consistevano in atti di violenza. Ad esempio tirate di capelli, schiaffi alla nuca, calci o ciabatte sulle mani. Inoltre si assicuravano di sequestrare i cellulari per impedire riprese foto e video.
Tali elementi hanno portato il Giudice a ritenere tutte le indagate concorrenti nel reato di maltrattamenti. Emessa nei confronti della consorella ripresa nel filmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale femminile. Per le altre 3 indagate disposta la misura del divieto di dimora nel territorio della Regione Campania.
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